Al San Paolo, il Napoli batte di misura una buona Fiorentina ed accede alle semifinali della TIM Cup 2016/17. I ragazzi di Sarri amministrano il gioco per quasi tutta la durata dell'incontro, costringendo gli avversari ad inseguire. Federico Chiesa è stato l'unico giocatore viola a costruire qualcosa in fase offensiva. I partenopei attendono l'esito della supersfida tra Juve e Milan.
Le scelte dei due allenatori
Napoli e Fiorentina si ritrovano di fronte dopo lo spettacolare 3-3 in campionato della gara dello scorso dicembre al Franchi. Il tecnico dei partenopei, Maurizio Sarri, decide di schierare Pavoletti dal 1' nel tridente d'attacco con Insigne e Callejon. I talentuosi Zielinski e Diawara formano la linea di centrocampo col capitano Marek Hamsik. In difesa, Maksimovic viene riproposto al centro della difesa al posto di Tonelli; confermato Hysaj sulla fascia destra al posto di Maggio.
Il tecnico della Viola, Paulo Sousa, deve fare a meno di Gonzalo Rodriguez e lo rimpiazza con Tomovic. Inoltre, Maxi Olivera e Cristoforo fanno rifiatare Borja Valero e Ilicic.
Cronaca
Padroni di casa che partono subito arrembanti, con il portiere viola Tatarusanu costretto agli straordinari fin dai primi minuti. Il portiere rumeno deve sventare al 6' una conclusione di Diawara, con l'ausilio di una deviazione di Astori: la successiva ribattuta di Callejon manda il pallone alto. Nonostante l'intenso giropalla del Napoli, è la Fiorentina ad avere le occasioni migliori. Al 18' Chiesa scalda le mani di Reina con un destro al veleno che chiama il portiere azzurro ad un plastico intervento. Tre minuti più tardi l'estremo difensore iberico è chiamato ad un altro intervento: stavolta è Astori a mettere i brividi ai padroni di casa, con un colpo di testa da posizione ravvicinata. L'incornata del difensore della Fiorentina provoca delle fuoriuscite di sangue dal naso.
Sventato il pericolo, il Napoli continua ad amministrare il gioco spinta soprattutto dalle grandi accelerazioni di Insigne. Lo scugnizzo azzurro mette in seria difficoltà la retroguardia degli ospiti, in modo particolare a Sanchez che al 28' è costretto al fallo tattico. La punizione seguente è una traiettoria velenosa che chiama Tatarusanu ad un altro intervento, deviando il pallone sulla traversa. Gli uomini di Paulo Sousa trascorrono il finale di primo tempo sulla propria metà campo: Sanchez va ancora in affanno nel rincorrere Insigne e Chiesa che non aiuta molto in fase di ripiegamento. Il diciannovenne figlio d'arte, però, è utilissimo in fase offensiva.
Nei minuti iniziali della seconda frazione rifinisce per il compagno Cristoforo che non riesce a concludere perfettamente a rete. Ancora al 55', il numero 25 della Viola si ripresenta nell'area di rigore avversaria liberandosi di un paio di avversari e cercando di calciare in porta: la conclusione non arriva a causa della chiusura di Reina. Allo scadere dell'ora di gioco, Maurizio Sarri (squalificato) comincia a dare istruzioni al suo collaboratore Calzona. Christian Maggio entra al 62' al posto di Strinic, che ha risentito di alcuni problemi fisici: l'esterno difensivo del Napoli va a coprire la fascia destra, mentre Hysaj viene spostato sulla sinistra. Il nazionale albanese ha il nuovo compito di contenere le spinte offensive di Chiesa, scatenato in quel momento.
Intanto Insigne incassa il secondo legno della partita, ancora su punizione: stavolta, l'attaccante campano colpisce in modo pulito senza alcuna deviazione. Il numero 24 azzurro, continua a costruire molto davanti ed infatti al 71' effettua una grande giocata servendo in seguito Hamsik accorrente dal lato opposto; lo slovacco trova lo splendido inserimento di Callejon che di testa batte Tatarusanu e firma il vantaggio dei padroni di casa. L'attaccante spagnolo segna il decimo gol stagionale. La Fiorentina non ci sta a perdere e per questo Sousa decide di cambiare la formazione della sua squadra, accentuandone l'aspetto offensivo. Il tecnico lusitano decide di giocarsi le carte Ilicic, Borja Valero e Babacar i quali vanno a sostituire Cristoforo, Bernardeschi e Badelj. Per quanto riguarda il Napoli, delude la prima gara da titolare di Pavoletti: l'ex bomber del Genoa non si mette molto in evidenza durante l'incontro e non ha ancora un buon feeling con le tattiche di gioco della sua nuova squadra. Per questo si alza dalla panchina Mertens per far posto al numero 32. Frattanto, il nuovo schieramento di Sousa vede una Fiorentina più propositiva, forte del valore aggiunto dei nuovi entrati: in particolare, Ilicic si rende più volte pericoloso. Nei minuti finali del match sono i nervi a farla da padrona. La Viola cerca il tutto per tutto per risollevare le sorti dell'incontro, con gli avversari costretti al tour de force. La grande carica agonistica dei giocatori in campo accende l'ultimo atto di una bella partita. Sia il Napoli che la Fiorentina perdono un uomo: proprio al 90' Hysaj viene espulso in seguito ad un intervento in ritardo su Vecino; in pieno recupero è Olivera a lasciare il campo per una simulazione.