La via per l'Europa, che Mihajlovic continua a delineare come obiettivo primario e alla portata, dopo la sconfitta contro il Milan a San Siro che ha sancito l'eliminazione dalla Coppa Italia, per il Torino si fa decisamente impervia. Serve trovare continuità, serve limare quei limiti che finora hanno impedito ai granata di compiere il decisivo salto di qualità, per agguantare un sesto posto che ora dista sei lunghezze. Dopo una prima parte di campionato condotta ad alti ritmi, però, le crepe dell'ultimo periodo hanno fatto vacillare le certezze di questo Toro, una squadra che ha il demerito di incappare sempre nei medesimi errori, messi in evidenza per l'ennesima volta proprio giovedì sera, al Meazza, contro i rossoneri.

Come troppe altre volte è successo, contro il Milan il Torino ha pagato un preoccupante calo nel secondo tempo, dopo una prima parte di gara decisamente buona, chiusa non a caso in vantaggio grazie al gol di Belotti, uno che di cali, lui no, sembra non averne mai. In secondo luogo, fatali per i granata le solite, croniche amnesie difensive, che nella gelida serata milanese hanno permesso a Kucka e Bonaventura prima di riacciuffare e poi di sorpassare i granata. E' su questi aspetti, oltre che sulla tenuta mentale di una squadra che troppe volte, in questa stagione, non ha saputo mantenere il vantaggio acquisito, - per cinque volte il Torino si è portato in vantaggio per poi farsi rimontare - che Mihajlovic deve lavorare. E il calendario, ora, riserva ai granata un'altra sfida ai rossoneri di Montella: un'occasione per un'immediata rivincita a campi invertiti, quattro giorni dopo l'incrocio di Coppa Italia. Una sfida, quella che scatterà questa sera alle ore 20.45 sul prato dell'Olimpico Grande Torino, in cui i ragazzi di Mihajlovic avranno da vendicare, oltre che la fresca eliminazione dalla Coppa, anche la sconfitta per 3-2 patita ad agosto, alla prima di campionato.

Hart uscito malconcio da San Siro (www.tuttosport.com)

Una rivincita che Mihajlovic si giocherà operando poche modifiche, rispetto al match di giovedì. Nel canonico 4-3-3 del tecnico serbo Joe Hart, uscito ammaccato da uno scontro ravvicinato con Lapadula, andrà tra i pali, mentre Zappacosta dovrebbe riprendere il posto ceduto a De Silvestri, sulla corsia di destra della linea difensiva. Verso la conferma gli altri tre quarti del reparto, Rossettini, Moretti e Barreca, con Ajeti e Carlao che però mantengono qualche speranza. In mediana Valdifiori e Benassi, l'unico dubbio riguarda Baselli, che potrebbe cedere il posto a Obi per un centrocampo più muscolare. In avanti indiscutibile la maglia da titolare per Belotti, sempre più stella e trascinatore dei granata: ai suoi fianchi conferma per Ljajic, mentre Iago Falque proverà un recupero lampo. Se lo spagnolo dovesse alzare bandiera bianca, in campo Iturbe, parso ancora lontano dalla forma migliore giovedì sera.

Fischio d'inizio alle ore 20.45, dirigerà l'incontro il signor Tagliavento: Mihajlovic ha sete di rivincità contro il suo passato, contro quel Milan che in questa stagione ha avuto la meglio sul suo Toro due volte su due. Non c'è due senza tre? I granata vogliono smentire il celebre proverbio.