Doppio colpo in entrata per il Genoa: sono in arrivo Rubinho dal Como e Danilo Cataldi dalla Lazio. Per quanto riguarda il portiere, il trasferimento avverrà qualora il portiere riuscisse a svincolarsi dal Como, mentre per il centrocampista la formula non prevede l’opzione di acquisto.
Il Grifone dunque sceglie l’estremo difensore per sostituire numericamente Perin. Il titolare dovrebbe rimanere Lamanna, con Rubinho come vice affidabile. Dopo aver trascorso quattro stagioni alla Juventus, con cui ha vinto 4 Scudetti, 2 Coppe Italia e 2 Supercoppe, in estate si è accasato al Como, in Lega Pro, dopo la scadenza dell'accordo con i bianconeri. Fino ad ora però il brasiliano non ha trovato spazio e vuole trattare la risoluzione con i lariani per accettare l'offerta rossoblu. In questo modo tornerebbe a Genova dopo i 3 anni passati dal 2006 al 2009 e porterebbe esperienza ed affidabilità. Sullo sfondo resta l'ipotesi Michael Agazzi, mentre sono definitivamente sfumate le ipotesi Mannone e Storari, quest'ultimo ufficializzato dal Milan.
Per Danilo Cataldi invece l'approdo al Genoa rappresenta un’occasione per mettersi in luce dopo essere finito ai margini per Simone Inzaghi: 11 presenze totali di cui solo 5 da titolare, con un goal segnato alla prima giornata. Poi le scelte del tecnico laziale sono ricadute sempre più spesso su Milinkovic-Savic e per il prodotto del settore giovanile biancoceleste lo spazio è più ridotto.
Con Juric le possibilità di scendere in campo saranno maggiori, vista la partenza di Rincòn ed i frequenti problemi fisici che affliggono Miguel Veloso. Nella linea mediana a 4, posto Rigoni titolare inamovibile, manca da inizio stagione il partner dell’ex Chievo: Cofie non dà garanzie, Ntcham è ormai fuori da ogni piano. Sembrava fatta per Sanogo dello Young Boys, ma gli svizzeri si sono tirati indietro. Ecco dunque la soluzione Cataldi, che conosce il campionato italiano ed ha dimostrato alla Lazio di essere un giovane di prospettiva che sotto la Lanterna può affermarsi per coronare poi il suo sogno, cioè quello di diventare una bandiera biancoceleste.