Decisivo nel match salvezza con il Palermo, il capitano dell'Empoli Massimo Maccarone ha rilasciato un'intervista al giornale "Il Tirreno" per analizzare il momento che stanno vivendo lui e la squadra.

"Quello di essere diventato il miglior marcatore dell’Empoli in serie A è un record che mi rende felice ed orgoglioso, ho sposato questa causa cinque anni fa quando era a rischio addirittura la permanenza in serie B. Lo feci convinto ed ogni giorno ne sono stato sempre di più, certo era impensabile diventare allora il miglior realizzatore della storia della società in questa categoria.

La serie A con l'Empoli? Giocare nella massima serie con questa maglia era già il mio sogno, questo primato è davvero incredibile.

Il gol contro il Palermo? Il calcio di rigore tirato sabato era troppo importante per vincere la partita e non ho pensato a troppe cose però è stato tutto perfetto, sembrava scritto, e forse lo era nel modo di come è avvenuto.

Il nostro momento? Non credo ci sia da spiegare molto rispetto alle difficoltà che stiamo attraversando, è nella norma che l’Empoli debba soffrire per conquistarsi o mantenersi un posto nel massimo campionato.  Forse ci eravamo abituati troppo bene nelle ultime due stagioni, ma questa è la nostra dimensione.

Il mio rendimento? Io mi alleno sempre per giocare e per giocare dall’inizio, ma con il mister ho un rapporto speciale di grande sincerità reciproca quindi non ho problemi a rispettare le sue scelte, anche quando mi tiene fuori perché lui ha l’Empoli nel cuore e sceglie sempre per il bene della squadra. Sono altre le cose che mi  danno fastidio. Per esempio sentir dire in giro che Maccarone è finito, nella scorsa stagione ho eguagliato il mio record di gol in serie A e dopo due mesi ero finito? Più che un calo sarebbe stato un crollo, il tempo passa per tutti ma sono sicuro di essere ancora in grado di dare il mio contributo.

Mchedlidze? Sono contento che Levan stia facendo bene, è un ragazzo che ha avuto molta sfortuna e che ora arriva alla sua occasione nel migliore dei modi e spero che la sfrutti, per l’Empoli ma anche per lui che se lo merita ed io farò di tutto per aiutarlo, stesso discorso per Marilungo.

Gilardino? Con Gilardino non c’è stato nessun dualismo, con lui ho avuto un ottimo rapporto perché sia a livello umano che professionale si è comportato benissimo e mi dispiace che abbia lasciato il gruppo, stesso discorso vale per Maiello che non ha giocato tanto ma ha partecipato sempre alla vita di questa squadra.