Intervistato dal quotidiano "Il Tirreno", il direttore generale dell'Empoli Marcello Carli ha fatto il punto della situazione in casa toscana dopo il successo di sabato scorso con il Palermo. Inoltre il dirigente toscano ha parlato di calciomercato, tornando sull'addio di Alberto Gilardino e sulle operazioni Thiam e Grassi.

"Quella conquistata contro il Palermo è una vittoria importante che addirittura può diventare fondamentale, a patto però di non commettere il peggior errore possibile, ovvero quello di sentirci salvi ed al sicuro.  Il vantaggio c’è, lo dicono i numeri, ma è relativo visto che alla fine della corsa mancano ancora 19 partite. Dobbiamo cercare di sfruttare questi punti in più che abbiamo per lavorare con maggiore serenità e convinzione.

Come vedo la squadra? La nostra è diventata una squadra di sostanza, gioca in maniera diversa rispetto alle ultime stagioni, ma noi tutti siamo convinti che possa e debba fare meglio anche sotto il profilo della qualità. Abbiamo giovani che sono titolari da questa stagione, giocatori che sono destinati a dare ancora di più. 

Mchedlidze? Il discorso di prima vale anche per Levan che in pratica sta iniziando ora a giocare con continuità. I suoi progressi sono evidenti come nell’azione del rigore contro il Palermo dove poteva cercare la conclusione in porta ma ha servito il meglio piazzato Maccarone. Ci aspettiamo poi che giocatori importanti come Pucciarelli e Saponara abbiano un rendimento più continuo.

Gilardino? Della vicenda legata a Gilardino ho già parlato, non era un’operazione delle nostre, lo ribadisco, ma ci credevamo. Non ha funzionato e mi ritengo responsabile di questa situazione.

Le altre operazioni? Con Thiam  siamo tornati sui nostri target abituali, un giovane che ha fatto bene in serie B e molto bene in Belgio lo scorso anno. Ci piace Grassi, non è un mistero, speriamo di riuscire a prenderlo entro metà settimana poi potremmo anche fermarci.

La Sampdoria? Dobbiamo pensare solo a questa partita. Gara difficilissima, con il Napoli i blucerchiati meritavano non solo di pareggiare ma anche di vincere.”