Una vittoria che, parafrasando una citazione spesso utilizzata, sarà sicuramente ottima per morale e classifica. Potrebbe essere così definitivo, in breve, il successo dell'Empoli, che ieri ha superato il Palermo grazie ad una rete su rigore di Maccarone, man of the match lucido nel freddare Posavec, insaccando così la preziosa marcatura. Contrariamente dal risultato, comunque, la sfida dei toscani non è stata una cavalcata vincente, con il Palermo combattivo e a tratti sfortunato, in evidenza per il maggior numero di conclusioni tentate e spesso sventate dal solito, attento, Skorupski.
Scesi in campo con il solito 4-3-1-2, i padroni di casa non hanno particolarmente brillato sotto il profilo tattico, dando invece il massimo dal punto di vista atletico e dell'impegno. L'atteggiamento molto compassato dei toscani viene perfettamente descritto dal numero di conclusioni tentate, solo quattro di cui ben tre lontane dalla porta protetta da Posavec. E niente cambia nemmeno nella ripresa, quando è il Palermo a spingere, imbrigliando gli avversari grazie al 3-4-2-1 scelto da Corini, modulo perfetto per avvolgere i padroni di casa colpendoli poi nei fianchi. Ciò che però ha tramutato in oro l'opaca prestazione dei ragazzi di Martusciello è la compattezza fisica e mentale, che ha permesso ai padroni di casa di sfruttare l'unica chance della sfida.
Dopo un equilibrio leggermente tendente verso i rosanero, sventati solo da un ottimo Skorupski, l'Empoli affonda nell'unico modo possibile, un calcio di rigore cioè praticamente regalato da Cionek, che al 78' tira la maglia di un Maccarone subito pronto ad evidenziare il fallo e a prendersi il pallone, realizzando in seguito il gol che vale i tre punti. Succede poco altro, e l'Empoli vola addirittura a sette punti dal terzultimo posto. Un successo dunque non brillante, da parte di un collettivo mai in evidenza per il bel gioco, ma vitale, che chiude quasi anticipatamente la corsa-salvezza per Pescara, Crotone e Palermo. Avere già sette punti in meno rispetto al primo posto valido per la permanenza in A, infatti, è un abisso difficilmente colmabile, soprattutto se si considera la pochezza delle formazioni obbligate a migliorare la propria posizione.
Il gol di Maccarone, dunque, può forse considerarsi uno dei più importanti realizzati fino ad ora in Serie A, capace cioè di indirizzare in maniera marcatamente decisa e verso le Lega B le tre squadre sulla carta meno performanti. Il successo, dovrà però far riflettere l'Empoli, ancora tanto problematico e manchevole di nomi adatti al massimo campionato calcistico italiano. Adagiarsi eccessivamente sugli allori, infatti, potrebbe rimettere tutto in discussione, soprattutto se si considera la foga di un Palermo uscito con le ossa rotte ma comunque in ripresa rispetto all'inizio di stagione. Senza considerare un Crotone nettamente in crescita. Per il Pescara, invece, tutto è più difficile, ma guai a dare già per spacciata una squadra che mette costantemente in campo un calcio fra i migliori d'Italia.