Dopo il pareggio di Firenze, tra mille emozioni, e dopo la pausa natalizia, è tempo di tornare a fare sul serio per il Napoli di Maurizio Sarri, che domani sera ospiterà in anticipo la Sampdoria dell'amico e rivale Marco Giampaolo. Il tecnico di Bellinzona ha elogiato in lungo ed in largo la compagine partenopea, così come il tecnico toscano, intervenuto nella non tanto classica conferenza stampa pre gara, ci ha tenuto a far i complimenti alla squadra blucerchiata, temibile e quadrata. Gara non facile da affrontare e da risolvere, con gli azzurri che devono far fronte a qualche defezione di troppo.
Inevitabile infatti non partire con l'analisi dai numerosi problemi difensivi che condizioneranno le scelte domani sera. Tuttavia, Sarri non si fascia la testa, dando fiducia alla coppia che scenderà in campo dal primo minuto (Maksimovic sicuro di un posto da titolare, ballottaggio Chiriches-Tonelli l'altro centrale n.d.r.): "Difficile dirlo chi gioca, lo vedremo domani come stiamo. Abbiamo lavorato, forse anche troppo visto il poco tempo che abbiamo solitamente durante la stagione. Domani attendo risposto. Chiriches non lo so, ieri s'è allenato in gruppo, le sensazioni sono positive ma aspettiamo. Abbiamo delle assenze, ma abbiamo anche giocatori pronti a prendere il posto".
Ed ancora sul recupero del rumeno e sui progressi di Maksimovic: "E' chiaro che per i centrali è importante avere continuità. Vediamo se recuperiamo Chiriches, altrimenti andiamo con altre soluzioni. Nikola? Abbiamo avuto più tempo per lavorare, non è semplice cambiare il modo di pensare di un giocatore nell'interpretare il ruolo. Deve pensare solo alla palla e non più all'avversario, non è facile cambiare dopo 15 anni nel pensare nell'altro modo. E' molto più facile inserire un centrocampista o un attaccante". Il capitolo difesa si chiude con la possibilità di vedere Tonelli dal primo minuto per la prima volta: "Lo vediamo, tatticamente ha meno difficoltà, ma viene da una situazione non semplice, è stato fuori tutta l'estate fino a settembre, si allena con noi e sembra in salute ed in crescita. Se gli ho fatto fare 110 partite può darsi gli faccia fare anche la 111esima".
Riguardo il dirimpettaio e degli avversari, Sarri parla così, tenendo alta la concentrazione dei suoi in vista della sfida: "La sfida è tra Napoli e Sampdoria, non credo molto ai confronti tra gli allenatori. E' una squadra che gioca a calcio, ha qualità, pericolosità offensiva notevole e organizzazione difensiva buona. Quindi sarà una gara difficile, contro un allenatore che ha idee e che io ho sempre stimato molto".
Tanti, in queste feste, gli elogi alla truppa partenopea. A partire da quelli di Cesare Prandelli per finire, qualche minuto fa, a quelli di Giampaolo. Ciò nonostante, Sarri guarda solo ai risultati ed al salto di qualità e di maturità che deve fare la sua squadra: "Fa piacere, ma poi la prestazione deve portare al risultato e spesso non è accaduto. Ho visto gettare punti con prestazioni notevoli, quindi il limite è questo sul piano della mentalità che proviamo a combattere. Il salto di qualità passa da qui. Fare prestazioni aiuta anche a fare risultato, ma le gare sporche con le nostre caratteristiche è difficile farle. Non mi è piaciuto prendere gol dal nulla, senza soffrire o subire l'avversario, quindi paghiamo cali d'attenzione e applicazione".
Un occhio anche al mercato, all'innesto di Pavoletti. Questo il parere del tecnico azzurro: "Dà un contributo diverso all'attacco, durante l'anno tornerà sicuramente utile. Se verrà convocato? Non lo so, deve finire un processo di guarigione, ha fatto solo tattica ma non fa partitine con noi, vediamo oggi se si allena con noi per poterci dare subito una mano".
Infine, l'analisi di Sarri verte sugli errori che sono costati qualche gol subito di troppo: "Dipende dal fatto che i mediani hanno coperto poco la palla, aprendo così gli spazi. A Firenze i problemi sono arrivati dai centrocampisti e non dai difensori, se quello spazio si apre bisogna andare all'indietro per coprire la profondità, quindi bisogna migliorare la copertura del pallone per avere i difensori subito dietro il centrocampo. Si era parlato anche di problema di modulo, di essere prevedibili in attacco. Il Napoli in Italia è la seconda squadra per tiri subiti, quindi funziona bene, ma se ci metti dentro cali d'attenzione e palle perse qualche gol lo prendi, anche se ad esempio sul gol di Defrel c'erano pochi margini, col pallone messo al tempo giusto nel posto giusto, forse su Zarate se si stringe la linea ci sono più margini".