Cronaca di un mattino di ordinaria follia.

Chi la sera prima, chi alle 5 del mattino, chi comodamente alle 11.59. Erano in tanti i tifosi del Napoli vogliosi di acquistare un biglietto per poter assistere al match degli ottavi di Champion's League contro il Real Madrid in programma il 7 Marzo allo stadio San Paolo.

Le modalità di vendita - Per la partita con i blancos  la società del presidente De Laurentiis aveva originariamente previsto una vendita scaglionata dei tagliandi. Partenza con le Tribune, Posillipo e Nisida, il giorno 29 Dicembre; il 9 Gennaio sarebbe, poi, stata la volta dei Distinti; conclusione il 16 gennaio con la distribuzione dei biglietti per le Curve. Tali discorsi, ovviamente, non potevano considerarsi validi per gli abbonati, dotati di diritto di prelazione sull'acquisto del proprio posto.

La vendita dei due settori più cari, vale a dire quelli numerati, però, ha prodotto un tale successo, conducendo alla totale polverizzazione dei ticket nel mirabolante lasso di tempo di 20 minuti, che la società partenopea ha modificato i piani iniziali. Vendita aperta a tutti, per i restanti settori, non più nelle date prestabilite, ma dal 2 Gennaio.

Capodanno con un giorno di ritardo - Si arriva, dunque, alla notte tra il primo dell'anno e il 2. Normalmente i reduci dal veglione e dalle abbuffate natalizie hanno come unica priorità quella di rimanere a casa sotto i piumoni, non avendo alcun impegno per la mattina successiva. Tale assunto è stato, presumibilmente, rispettato in ogni parte d'Italia, eccetto che nel capoluogo campano. Sin dalla sera precedente al momento della vendita dei biglietti, che sarebbe iniziata alle ore 12 del 2 Gennaio, aggirandosi per le strade, nei pressi degli abituali punti vendita, era sempre presente un discreto numero di persone, intente a cercare un modo per accaparrarsi un biglietto per la partita, soprattutto stilando liste d'attesa pronte all'uso la mattina successiva.

Il caos della vendita - Giungono le tanto agognate ore 12. Mai come questa volta attese, più che nelle occasioni di pranzi familiari con in tavola il ragù della nonna. I tifosi si accalcano nei pressi delle ricevitorie. Saranno in pochi, alla fine, ad esultare. Spesso l'organizzazione di gruppo comporta la contemporanea presenza presso una pluralità di rivenditori, considerata la possibilità di poter comprare due biglietti a persona.

Sono le 13.30: in alcuni punti vendita sono stati stampati centinaia di tagliandi, in altre tabaccherie i pass rilasciati non superano la decina. Rimbalzano telefonate dai vari punti della città, viene annunciato il blocco del sistema di elaborazione dei biglietti, comincia a serpeggiare l'insofferenza di chi era in attesa dalle prime luci dell'alba. Dopo un'ora di mugugni la resa: molte ricevitorie dichiarano, di minuto in minuto, l'esaurimento di ciascun settore, spegnendo la luce negli occhi dei tifosi sopraggiunti in massa.

La rabbia dei tifosi - I fortunati mostrano i propri biglietti sui social networks, esponendoli come trofei di battaglia. Coloro che, invece, molto più numerosi, non sono riusciti a raggiungere l'ambito premio mugugnano. I principali destinatari delle lamentele sono le ricevitorie, accusate di non garantire una vendita corretta dei tagliandi, favorendo persone ad esse vicine con un rilascio a prezzo maggiorato.

Non esente da critiche neanche la società, non in grado di evitare, come, peraltro, ampiamente prevedibile, il bagarinaggio, che permette a soggetti non meglio identificati di acquistare ingenti quantità di biglietti per poi rivenderli a cifre esorbitanti su siti a questo destinati. Proprio questa attività ha spinto il Codacons a richiedere l'apertura di un procedimento da parte della Procura di Milano, volto a sequestrare i biglietti illegalmente sottratti alla vendita presso gli abituali sportelli.

Come risolvere il problema - Dopo 6 ore, il Napoli ha dichiarato di aver esaurito ben 41.000 biglietti e di andare a gonfie vele verso il sold-out. Alla luce della disastrosa modalità di vendita, però, sorge la necessità di interrogarsi su come poter modificarne lo svolgimento. E' assurdo che nel 2017, per un match di caratura internazionale come quello di cui si sta parlando, non sia consentito ai tifosi, ad eccezione di chi sia in possesso di un abbonamento o della tessera del tifoso, di poter acquistare un biglietto online.

Appare chiaro - oltre che giusto - che la linea del presidente De Laurentiis sia quella di garantire maggiori vantaggi a chi abbia sottoscritto gli abbonamenti per la stagione in corso (ricordando che, il Napoli, date le strutture fatiscenti e i costi elevatissimi, è tra le ultime in serie A per numero di abbonamenti rilasciati), ma è francamente inaccettabile che non ci sia alcun modo per tutelare una famiglia vogliosa di andare ad ammirare i propri idoli.

L'ambizione di realizzare il "tutto esaurito", infatti, consente a soggetti privi di scrupoli di acquistare  a prezzi normali pacchetti di biglietti, per poi rivenderli sulle piattaforme dedicate agli eventi, a prezzi decuplicati. Chiaramente, il fenomeno può essere combattuto, ma bisognerà accertare che vi sia la volontà di farlo.