A caccia di una vittoria, per due motivi diametralmente opposti. Al Franchi di Firenze scenderanno in campo due squadre dagli stati d'animo e dagli obiettivi complemtamente diversi: se la Fiorentina era attesa da un campionato di conferme, invece i malumori e le incomprensioni tra Sousa e la società hanno condizionato e non poco l'esito di questo avvio di stagione, con i viola che stentano in campionato mentre volano in Europa facilitati da un girone decisamente abbordabile; di contro il Napoli di Sarri ha ritrovato fiducia ed entusiasmo dal roboante avvio di gara contro l'Inter e da quel momento ha dato spettacolo oltre ad ottenere quattro successi di fila. Vincere, quindi, per riscattarsi da una parte, per confermarsi dall'altra.
Il vento in poppa spinge alle spalle la squadra ospite, trascinata nelle ultime due gare dai sette gol di Dries Mertens, riscopertosi centravanti nelle lacune difensive di Cagliari prima e Torino successivamente. Le non esaltanti qualità della retroguardia viola potrebbero confermare questo status, anche se ovviamente tutte le attenzioni del caso saranno sul belga. Il Napoli si presenta al Franchi da assoluta favorita, mentre i viola tra una defezione e l'altra proveranno a mettersi alle spalle un periodo tutt'altro che felice per tentare di rasserenare gli animi in vista dell'arrivo del Natale. Tira addirittura aria di esonero per il tecnico portoghese, che stenta a ritrovare quella squadra brillante ed al contempo efficace ammirata nella passata stagione.
Questione di interpreti, certo, ma anche di un ambiente - societario e non solo - che al primo soffio di vento non riesce a restare coeso e compatto attorno alla squadra, condizionandone prestazioni e status mentale. La tranquillità, la serenità d'animo, è invece quella che ha ritrovato il Napoli dopo un novembre decisamente positivo in termini di prestazioni, tutt'altro per quel che riguarda i risultati. Archiviato questo momento no, gli azzurri hanno ripreso a marciare come nei tempi d'oro del Pipita, centravanti o non centravanti. L'arrivo di Pavoletti ed il recupero di Milik ovvieranno a questo tarlo a partire dall'inizio dell'anno nuovo, ma adesso c'è da archiviare il 2016 con un risultato positivo che potrebbe proiettare Sarri ed i suoi verso il secondo posto in classifica.
Le ultime dai campi.
Qualche dubbio di formazione per Paulo Sousa, al quale si unisce la certezza di non poter contare su Borja Valero. Il portoghese si affiderà quasi sicuramente ad Ilicic e Kalinic davanti, con Chiesa o Tello e Bernardeschi che potrebbero agire sulle corsie laterali in un ipotetico 4-2-3-1. Tuttavia non è escluso anche un atteggiamento decisamente più difensivo, con Oliveira spostato sulla trequarti con Milic terzino sinistro. Astori e Rodriguez i due centrali, con Badelj che torna in mediana assieme a Vecino. Sulla destra dubbio Salcedo - Tomovic.
Sarri non si smuoverà dal solito 4-3-3 e, con ogni probabilità, da gran parte della formazione vista domenica pomeriggio contro il Torino. Due i cambi che il tecnico toscano potrebbe effettuare in serata, complice anche la necessità di preferire muscoli ed interdizione rispetto al fraseggio ed all'impostazione: dentro quindi Allan e Diawara al posto di Zielinski e Jorginho. Tutto confermato invece in attacco, così come in difesa, con Chiriches che dopo il gol ai granata si candida da titolare accanto ad Albiol. Insigne e Callejon ai lati di Mertens davanti.
Le probabili formazioni.
Fiorentina (4-2-3-1): Tatarusanu; Salcedo, Rodriguez, Astori, Olivera; Badelj, Vecino; Chiesa, Ilicic, Bernardeschi; Kalinic. All. Sousa
Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Albiol, Chiriches, Ghoulam; Allan, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne. All. Sarri