Sei punti nel giro di tre giorni, un obiettivo alla portata del Genoa di Ivan Juric, a patto di giocare anche contro il Palermo con la stessa attenzione e la stessa intensità che si sono viste contro la Fiorentina nel recupero della terza giornata. Condizione questa imprescindibile, nonostante il momento davvero complicato che stanno attraversando i siciliani. Juric, di certo, non vuole essere il primo a lasciare punti per strada contro i rosanero dopo due mesi.

Si parla anche di questo nella conferenza stampa della vigilia: "Prima della gara con la Juve anche io ero un po' spaventato. Il Palermo è molto solido, anche a Firenze ha fatto una partita importante. Mi aspetto una partita difficile, i giocatori buoni li hanno e penso arrivino qua anche più liberi come testa. Queste sono partite che mi esaltano. Tutto però dipende da quanto concretizzi, come per esempio la gara col Cagliari. Come ho detto prima, le caratteristiche dei miei giocatori si esaltano quando trovano gli spazi. Come squadra, staff e giocatori, è la partita più importante di tutti. Al di là del risultato è molto importante dare un segnale di forza e valoreAnche l'anno scorso giocavamo poco con le ripartenze. Tendevo anche a lavorare anche qui sull'aspetto del possesso palla. E' evidente che quando la mia squadra trova gli spazi, si esalta."

Genoa-Fiorentina 1-0, tuttosport.com
Genoa-Fiorentina 1-0, tuttosport.com

Spazio poi a diverse considerazioni su singoli giocatori, come Pavoletti che sembra destinato al Napoli. Juric comunque non si scompone: "Possiamo parlare di Pavoletti liberamente. E' infortunato e dopo la gara col Torino, vediamo come siamo messi. Ora siamo tranquilli. Simeone? Abbiamo lavorato sull'aspetto di utilizzare meno il corpo. Ora siamo contenti, anche i movimenti in area di rigore sono ottimi. Sta crescendo come vogliamo. Rincon ha  avuto un problema di schiena e già pensavo di non farlo giocare con la Fiorentina. Ninkovic e Ocampos Hanno caratteristiche diverse. In base a come va la partita decido se gioca uno o l'altro. Munoz nella fase difensiva è forte, quando era a Palermo forse perdeva concentrazione. Ora invece, anche livello mentale, è più solido." Ultima considerazione sulla situazione di Izzo, a rischio deferimento per presunte partite truccate quando era all'Avellino: "Da quello che ho letto io, mi sembra totalmente innocente. E' normale che lui soffra questa situazione e spero non influisca nelle sue prestazioni."