Ha parlato ai micorofoni di Radio Lady l'attaccante dell'Empoli Manuel Pucciarelli. Il giocatore ha analizzato il momento azzurro e la sua voglia di rientrare dopo l'infortunio.
"Come sto fisicamente? Ora sto meglio, ho fatto tanti allenamenti per recuperare ed essere pronto per le ultime partite prima della sosta. Oggi ho fatto gli ultimi test e le risposte sono state buone: spero di esserci per sabato contro il Cagliari".
Come ho vissuto questo periodo? Da fuori c’è ancora più tensione. Era tanto che non vivevo quell’emozione avendo di fatto giocato quasi sempre da due anni a questa parte. Mi ha fatto tante male soprattutto star fuori in questo momento".
La partita con il Cagliari? Fare risultato sabato vorrebbe dire tanto, perché poi abbiamo la partita contro l'Atalanta martedì. Fare punti in queste gare permetterebbe di trascorrere un Natale tranquillo.
I pochi gol segnati? Stiamo lavorando per tornare a fare quello che abbiamo fatto in questi anni. Vogliamo tornare subito a essere decisivi e importanti: la salvezza passa dai nostri gol. Le partite si vincono e si perdono in 11. Non guardo agli errori dei miei compagni, perché tutti dobbiamo fare di più e farlo meglio.
Quale deve essere il nostro obiettivo? Io guardo le squadre che stanno davanti in classifica, il nostro obiettivo dev’essere quello di raggiungerle. Poi siamo fortunati che altre tre squadre siano sotto, ma noi non dobbiamo guardarle.
Cosa è cambiato rispetto al passato? Abbiamo fatto degli anni stupendi dove abbiamo dato e dimostrato tanto. Quel ricordo è rimasto, ma quest’anno non è come gli altri e per salvarci dovremmo fare sicuramente più fatica.
C'è un pò di rivalsa dopo lo 0-4 di due anni fa? Certe partite non si scordano: ricordo lo 0-4 di due anni fa. Una piccola rivincita ce la siamo presa all’ultimo minuto nel girone di ritorno, ma vogliamo rifarci in casa. Ho già parlato coi compagni che c’erano anche quell’anno e ci teniamo a fare bene. Vincendo sabato poi possiamo riprenderci un po’ affrontando le altre partite con un altro spirito.
Il ricordo più bello nel settore giovanile? Le finali scudetto Primavera. Quelli sono stati gli anni più vicini che ricordo meglio. Ho rivisto Ettore Donati e mi ha fatto piacere: lui è stato molto importante per la mia crescita.
Sarri? E’ stato molto importante per me, mi ha fatto esordire lui in Serie A. Tutt’ora facciamo certe cose che a Empoli le ha portate lui. Sono contento che adesso possa disputare queste sfide in grandi palcoscenici.
Io leader? Sento anche io più responsabilità. Per queste cose non mi sono mai tirato indietro ed è anche una soddisfazione personale. Sono qua da quando ero un bambino e sognavo proprio di giocare in prima squadra contro ragazzi che vedevo in televisione.
Cosa è cambiato? Gli altri anni vedevo che a volte gli avversari ci snobbavano. Quest’anno non è assolutamente così: ci conoscono molto bene e non mollano un centimetro contro di noi.
Cosa ci manca? Un risultato positivo potrebbe dare fiducia in noi stessi. Bastava avere qualche punto in più e oggi avremmo pensato in un altro modo.
Lotta salvezza tra quattro squadre? Fare punti sarebbe ottimo per recuperare su qualche squadra che fino ad ora ha fatto meglio di noi. La qualità della squadra c’è e secondo me la faremo anche vedere. Per ora del gruppetto in fondo siamo primi e questo deve farci stare positivi e tranquilli.
Mercato? C’è stata qualche richiesta in più, ma non mi ha dato fastidio. Fa piacere quando ti richiedono altre squadre perché vuol dire che stai facendo bene. Già avevo parlato col presidente e quest’anno avevo in mente di rimanere qua. Non ho mai pensato di andare via".