Ha parlato ai microfoni di PianetaEmpoli il direttore generale dell'Empoli Marcello Carli per commentare l'ultimo match con il Bologna e il momento della squadra toscana.

"I punti hanno sempre un valore straordinario, soprattutto quando lotti per qualcosa come sta capitando a noi e quindi uscire da Bologna con un punto pesante deve dare ulteriore voglia ed autostima per affrontare queste ultime due partite prima della sosta.

Come ho visto la squadra ieri? Ho apprezzato delle cose ma non posso non dire che ha fatto anche cose meno belle. Siamo stati poco propositivi, abbiamo creato poco e su questo dobbiamo lavorare ma ho visto i ragazzi difendersi bene, con ordine e determinazione, ritrovando quella solidità che nelle ultime gare si era perso.

Siamo stati troppo timorosi? Può darsi anche che sia vero, che tutti noi in questo momento si sia un po’ più timorosi perché veniamo da una situazione alle quale forse non eravamo più abituati. Quello di cui sono convinto è che in questo momento, da parte di noi dirigenti, ci debba essere lucidità, stare compatti e nei momenti meno esaltati far capire alla squadra che siamo tutti uniti ed insieme arriveremo in fondo per raggiungere questo obbiettivo.

I pochi gol fatti? E’ un aspetto che dobbiamo migliorare in tutti i modi. Il dato non è discutibile, i ragazzi per primi sanno che ad oggi siamo il peggior attacco della serie A e sicuramente per i gol che abbiamo fatto la classifica è più che positiva e figlia della solidità dimostrata in tante gare. Tra l’altro, a dimostrazione che nessuno è infallibile, noi eravamo convinti che l’attacco fosse il reparto con meno problemi visto che erano rimasti due giocatori con grande mercato ed è arrivato un rinforzo importante, mentre dietro temevamo che le assenze di Mario Rui e Tonelli fossero più difficili da colmare ed invece…

Mchedlidze? Nutro affetto per Levan perché credo davvero che sia un forte giocatore che ha avuto sempre una grande sfortuna. Credo che sia cresciuto molto anche come ragazzo e gli sono sempre stato accanto proprio perchè spesso è stato in difficoltà. Onestamente pensavo che quello passato fosse il suo campionato, poi le cose non sono andate come dovevano, adesso ha una nuova possibilità.

Gilardino in partenza? Sul mercato abbiamo una linea e la mia idea è che a gennaio una squadra piccola difficilmente può stravolgersi per cambiare marcia. Gilardino, come tutti gli attaccanti, in questo momento ha un rendimento che non ci aspettavamo ma non possiamo trovare il lui alibi e lui come tutti gli altri deve allenarsi bene per migliorarsi giorno dopo giorno. Per quanto riguarda il mercato, dopo il match con l'Atalanta faremo una riunione, decideremo se è giusto muoverci o no ma per me gli acquisti più importanti l’Empoli li deve trovare in casa. Il mercato non può essere la panacea di tutti i mali, pensando cosi faremmo un torto ai ragazzi ed alla nostra intelligenza. Ricordiamoci che noi stiamo giocando per salvarsi, non dobbiamo commettere l’errore di pensare in altro modo, sicuramente speravamo di avere 4-5 punti in più, ma dobbiamo tornare a saper vivere queste situazione che fortunatamente negli ultimi due anni non abbiamo vissuto.

Il prossimo match con il Cagliari? Sabato abbiamo una partita importante ma non è un’ultima spiaggia. E’ una gara da affrontare contro una squadra forte, siamo in serie A, ma dobbiamo viverla con più leggerezza perché forse è questa che adesso ci sta mancando.

La lotta salvezza? Ci sono campionati e campionati ed ognuno ha la sua storia, ci sono già state altre annate in cui quattro/cinque squadre si staccano. Adesso è così anche se sono convinto che qualcuna di quelle che adesso è sui 17 punti possa anche rientrare nella lotta. Sicuramente se la classifica dice questo, i valori sono questi."