Corre il Napoli. Corre Arkadiusz Milik. Da una parte il gruppo alle dipendenze di Maurizio Sarri, dall'altra il centravanti polacco che morde il freno, scalpita, brama all'idea di tornare anche lui a giocare ed allenarsi con il resto del gruppo. Nessuno lo dice, un po' per scaramanzia, un po' per coprire le carte, ma il recupero del ventiduenne ex Ajax procede spedito, molto meglio di quanto si potesse prevedere. Lo sa Milik, che non vuole forzare la mano ad un recupero che potrebbe procurargli eventuali spiacevolissime ricadute; lo sa bene lo staff medico del Napoli, che segue e valuta passo dopo passo ogni singolo miglioramento che il ginocchio del mancino polacco.
L'obiettivo è fissato: una data, ben precisa, per tornare in campo con gli altri. Nessuno sembra conoscerla, o forse si: alcuni vociferano di un ritorno già in panchina contro il Pescara, forse in campo contro il Milan, ma Arkadiusz si è messo in testa di giocare la doppia sfida valevole per gli ottavi di finale di Champions League. Quei cento giorni dall'operazione sembrano, ad oggi, meno peregrini che mai. Metà febbraio, senza forzare troppo la mano, il target decisamente abbordabile. Un obiettivo decisamente raggiungibile, che sarà ancor più vicino la settimana prossima quando, dopo il controllo di rito dal dottor Mariani, il polacco valuterà la bontà degli esercizi e della riabilitazione. Tutti lo aspettano a braccia aperte, Sarri in primis.
Nel frattempo, sul campo di allenamento del centro sportivo, la squadra continua a sudare in vista dell'appuntamento che domani a pranzo metterà i partenopei al cospetto del Cagliari di Massimo Rastelli. Dopo aver ritrovato la vittoria in campionato contro l'Inter ed aver conquistato il primo posto nel girone di Champions League vincendo a Lisbona contro il Benfica, il Napoli vuole confermare il suo ottimo momento di forma anche in Sardegna. Sarri avrà quasi tutti a disposizione per la gara del Sant'Elia, ma scioglierà i dubbi del caso soltanto domani prima dell'inizio della gara.