Ben tornato Raul! E' stato questo il sospiro di sollievo tirato da compagni e tifosi al rientro del centrale spagnolo dopo il lungo stop causato dall'infortunio muscolare di cui è stato vittima nella gara di campionato persa in casa contro la Roma.
La difesa ancor più dell'attacco - Infatti, è stata la difesa, ancora più dell'attacco il cruccio di Sarri in questo lungo mese a cavallo tra Ottobre e Novembre. Nonostante le buone prestazioni offerte dalla coppia difensiva Koulibaly-Chiriches, ed anche in qualche rara apparizione di Maksimovic, gli azzurri non sono mai riusciti a mantenere la porta inviolata, se non in occasione del match contro l'Empoli, peggior attacco del campionato. Da quando, invece, sui campi di Castelvolturno, si è rivisto Albiol, il trend sembra essersi invertito: in tre partite di campionato sono arrivate due vittorie e un pareggio, in Champion's lo striminzito 0-0 contro la Dinamo Kiev, in cui, però, mai la porta di Reina è stata messa in pericolo dalle folate degli ucraini.
Questione di leadership - A prescindere dalle capacità d'impostazione e di posizionamento, dello spagnolo ciò che più è mancato è stata la capacità di essere leader di un reparto, la cui caratteristica principale è rappresentata dalla linea alta per mettere in fuorigioco gli avversari. Chiriches, a dire la verità, non si è mai mal comportato quando chiamato in campo, ma non si è mai avuta l'impressione che vi fosse una figura di riferimento per la linea . Per quanto, infatti, lo strapotere fisico renda Koulibaly uno dei migliori centrali in circolazione, il senegalese appare ancora acerbo per poter tenere le redini di meccanismi difensivi complessi come quelli imposti da Sarri.
L'importanza del centrocampo - Nella partita da dentro o fuori del Da Luz, per aiutare Albiol ed il reparto difensivo sarà necessaria la fase di rottura da parte del centrocampo. Con ogni probabilità, ad affiancare l'intoccabile capitan Hamsik, saranno Diawara ed Allan, che rispetto al resto dei centrocampisti azzurri offrono maggior forza in fase di copertura, senza disdegnare le ripartenze e le triangolazioni nello stretto. Il lavoro in fase difensiva, soprattutto del brasiliano, sarà fondamentale per cercare di limitare le folate dei forti terzini del Benfica nonché l'estro offensivo di Salvio, Pizzi e Cervi, i tre spauracchi portoghesi da temere nella serata di Lisbona. Se il Napoli riuscirà a mantenere intatto l'equilibrio in mezzo al campo, potrebbero aprirsi ampi spazi per gli esterni azzurri, da sfruttare puntando nell'1 - 1 i lenti difensori portoghesi.