Quello di ieri non era certo un match attendibile per verificare forma e qualità della squadra, ma Massimo Oddo non le ha mandate a dire, definendo la prestazione della squadra "Vergognosa" al cospetto di un'Atalanta che ha vinto in maniera strameritata. Tante seconde linee in campo per i biancazzurri, ma ciò che non è piaciuto all'ex terzino del Milan è stato l'atteggiamento di chi dovrebbe sfruttare queste opportuntà in modo da candidarsi ad una maglia da titolare per il prossimo incontro.
Già, il prossimo match: all'Adriatico domenica arriva un Cagliari rivitalizzato dalla vittoria con l'Udinese e pronto a giocarsi le sue carte. Non potrà permettersi di sbagliare la compagine di Oddo che si ritrova dopo 14 turni senza vittore e il peggior inizio di stagione in Serie A nella storia del club. Dicevamo, mai così male il Delfino nei precedenti sei campionati disputati nella massima serie, tutti chiusi con la retrocessione, fatta eccezione per l'annata 1987-1988. Meglio addirittura fece il Pescara di Stroppa e Bergodi che, al giro di boa, aveva 20 punti con le vittorie maturate in casa contro Palermo, Genoa e Parma e quella esterna di Cagliari. Il campionato finì male, perchè il Pescara fece solo due punti nel girone di ritorno e retrocesse.
Certo, i dati e le statistiche servono fino a un certo punto, ma siamo sicuri che Oddo le avrà guardate e, in cuor suo, proverà a fare l'esatto contrario di quanto accaduto 4 anni fa. Domenica, dunque, arriva il Cagliari, mentre poi ci sarà la trasferta di Crotone seguita dal match casalingo con il Bologna, prima di volare a Palermo, l'ultimo match prima della sosta. Il delfino avrà tutti gli uomini a disposizione, salvo Bahebeck, Coda (se ne parla nel 2017) e Campagnaro che però dovrebbe tornare per il match di Crotone. Bisogna ripartire da quelle poche certezze, da quei capisaldi insormontabili, come la grinta di capitan Memushai o la duttilità di Pepe, autore di una buona partita contro la Roma. La voglia di riscatto di Manaj (dopo la vicenda con Oddo) e il talento di Caprari saranno determinanti in un periodo in cui l'attacco scarseggia e non poco, ed è per questo che la società a gennaio dovrà investire per tappare quei buchi che ha il reparto offensivo. L'obbligo, dunque, è quello di raccogliere più punti possibili, ma soprattutto la prima vittoria in campionato, per invertire il trend e per non vedere la salvezza come un'utopia ma come una possibile meta.