"Pronto c'è Cassano?": questa è la domanda che tutti si pongono, un'affermazione che non ha ancora avuto nessuna risposta. Antonio Cassano e la Sampdoria, una storia, un'amore infinito che da ormai diverso tempo si è definitivamente infranto.
Il problema? Qualcosa si è rotto sicuramente, non si passa così facilmente dalle stelle alle stalle. Questo problema gironzola nell'aria da diverso tempo: le prime ruggini si registrarono già nella gestione Mihajlovic, con il talento barese che veniva accusato di non essere in forma e di non avere la testa apposto negli allenamenti. Lo scorso luglio, il presidente Massimo Ferrero, lo ha ufficialmente scaricato e messo fuori rosa e sul mercato.
Ed è proprio questo il nocciolo della questione: le offerte arrivano e sono anche concrete, ma il diretto interessato le rifiuta tutte perchè è desideroso di chiudere la carriera a Genova. Cassano è arrivato addirittura al punto di chiedere alla società il permesso di potersi allenare con la Primavera, permesso che non gli è stato concesso così facilmente.
La sua carriera gli aveva offerto tutto su un piatto d'argento per via del suo straordinario talento. E' arrivato addirittura a militare in club del calibro di Roma, Inter, Milan e addirittura Real Madrid, club che difficilmente tessera calciatori senza prima aver verificato le qualità. Il prossimo luglio compierà 35 anni, ma stando a quanto dichiarato non ha alcuna intenzione di fermarsi.
"Non mi fanno parlare, sono vecchio dicono": ma allora cosa deve fare la Sampdoria per eliminare questo problema? Innanzitutto chiarezza. Un professionista come Cassano merita rispetto, ed è opportuno organizzare un'incontro faccia a faccia per chiudere la faccenda. Il mercato di gennaio è ormai alle porte e, di sicuro, ci sarà qualche squadra interessata a lui. Si parlava di Virtus Entella, ma anche di club americani e di Serie A, dimostrazione che il valore del ragazzo è elevato nonostante l'età.