La Sampdoria di Marco Giampaolo riparte nel suo campionato contro una formazione in difficoltà a livello di risultati e indisponibili come il Sassuolo di Eusebio Di Francesco. I blucerchiati stanno crescendo nelle ultime settimane e il test contro una squadra che in questa stagione sta giocando in Europa League come il Sassuolo può dare ulteriori indicazioni interessanti.
In conferenza stampa Giampaolo ha parlato così di questi giorni di pausa, con le rose rimaneggiate a lungo per gli impegni internazionali: "Dà che il mister si riposa mentalmente e toglie molti giocatori che vanno con le Nazionali. Possiamo preparare la partita dal momento in cui ritornano tutti, come successo da inizio campionato. Dal punto di vista del lavoro non ci aggiunge niente, però ci conviviamo. L'importante è il rientro dei calciatori. I ragazzi sono tornati bene. Qualche piccolo acciacco, ma bene. Ho detto ai ragazzi ad inizio settimana che il lavoro più importante dovevano farlo loro. Sono situazioni con cui conviviamo dall'inizio perchè mancano a noi ma mancano anche agli altri." Il Sassuolo comunque è ormai una realtà del nostro calcio: "Il Sassuolo è una di quelle realtà virtuose del calcio italiano. Perchè da squadra di provincia, con una proprietà forte è riuscita a migliorare la propria rosa. Quest'anno si è trovata per la prima volta ad affrontare tre partite in una settimana e sta incontrando delle difficoltà. E' un avversario tosto che viene da una sconfitta pesante. E' chiamato a fare risultato, noi dobbiamo affrontarlo con l'ardore giusto e la voglia giusta. Non ci sono partite scontate."
Praet è stato uno dei giocatori arrivati durante lo scorso mercato estivo e Giampaolo dedica qualche parola al giovane trequartista: "Praet è un giocatore forte che migliora. Io lo sto impostando mezzala perchè credo che ha le qualità per farlo. Il reparto dei centrocampisti mi dà garanzie, Torreira, Cigarini - che è migliorato - Barreto, Linetty e Djuricic. Lì ho problemi di abbondanza e sono felice di averli." Infine si guarda indietro alla gara di Firenze per cercare di migliorare alcune situazioni di gioco e di lettura delle situazioni nelle due fasi: "Il primo tempo a Firenze ci ha creato difficoltà. Non siamo riusciti a limitare l'avversario attraverso una gestione della palla migliore. Siamo andati a giocarci una partita dove, in alcuni momenti, il modo di pensare era perfettamente agli antipodi rispetto a quello che la squadra ha dimostrato di saper fare. Nel secondo tempo abbiamo palleggiato meglio."