Finalmente, dopo due lunghi mesi di attesa passati ad osservare i compagni dalla panchina, mercoledì sera è arrivato il debutto in maglia azzurra di Amadou Diawara, ragazzo di bellissime speranze, classe 1997, acquistato dal Bologna per una cifra di certo non banale: 15 milioni di euro per un giovanissimo dal futuro roseo, dopo un'infanzia difficile passata fra un campo di calcio e l'altro, unica passione che consentiva ad un piccolo bambino nato dalla parte sbagliata del mondo di godere di momenti di spensieratezza e felicità.
I tifosi del Napoli in queste settimane, complice l'evidentissimo calo nelle prestazioni di Jorginho (ritenuto però da Sarri la vittima e non l'artefice della crisi del Napoli), hanno invocato a più riprese l'impiego dell'ex-Bologna. E con tutta probabilità, a Crotone, nella prima partita disputata allo "Scida" in Serie A, toccherà proprio a lui. Ma quanto e cosa cambierà del centrocampo del Napoli con l'utilizzo di Diawara?
Le caratteristiche fisiche e tecniche del baby-prodigio sono completamente diverse da quelle di Jorginho. In primis, Diawara ha decisamente maggiori capacità aerobiche, che gli consentono di poter rincorrere gli avversari per tutto il campo ed affondare tackle energici e precisi. Quest'aspetto del suo gioco però è anche uno dei suoi punti deboli, data la tendenza a finire sul taccuino dell'arbitro con una preoccupante regolarità. Inoltre Diawara eccelle anche nelle lettura difensive in aiuto agli esterni di centrocampo (o le mezze ali) e nella copertura degli inserimenti dei centrocampisti avversari.
Non bisogna però commettere l'errore di pensare che Amadou sia solo corsa e temperamento. La capacità di dialogare nello stretto fa assolutamente parte del bagaglio tecnico del centrocampista guineano, che non disprezza neanche i lanci in verticale alla ricerca immediata della profondità. Il Napoli ne sa qualcosa, in quanto nello scorso campionato, nella trasferta di Bologna, fu proprio Diawara a servire Mattia Destro con un lancio a scavalcare Albiol e Koulibaly consentendogli la possibilità di siglare il vantaggio dei felsinei, che si aggiudicarono poi la vittoria per 3 a 2.
Nel complesso, quindi, la presenza di Diawara consente al Napoli di avere maggiore quantità in mezzo al campo senza sacrificare troppo la velocità del fraseggio. Una situazione di compromesso che può fare molto comodo a Maurizio Sarri soprattutto nelle partite in cui è richiesta maggiore fisicità per far fronte al centrocampo avversario. Nella partita di domenica contro il Crotone, Diawara dovrebbe essere affiancato da Hamsik, leader tecnico della squadra ed unico fra i centrocampisti azzurri in grado di risolvere partite bloccate con una giocata, ed Allan, partito dalla panchina nel match contro il Besiktas e pronto a riprendersi una maglia da titolare. Proprio l'accoppiata Diawara-Allan potrebbe essere un'arma importante nello scacchiere tattico di Maurizio Sarri, date le caratteristiche simili ma anche complementari dei due giocatori, abilissimi a fare densità fra le linee, portando legna nelle proprie cascine, ma anche capaci di dare del tu al pallone con una buona proprietà di palleggio.
In tale contesto si inseriscono benissimo anche Zielinski, con maggiori capacità offensive e di strappo rispetto agli altri centrocampisti azzurri e per questo motivo utilizzabile in partite in cui si cerca di attaccare l'avversario, e lo stesso Jorginho, che, con minore pressione dell'ambiente e, soprattutto, degli allenatori avversari che puntualmente cercano di ingabbiarlo, potrebbe tornare ad essere fondamentale nello sviluppo del gioco di Sarri. L'utilizzo di Diawara dal primo minuto, o anche il solo ballotaggio continuo fra i due registi, consentirà finalmente di mettere in difficoltà gli allenatori avversari che dovranno preparare diversi piani partita a seconda dello schieramento della mediana azzurra. Anche se, con tutta probabilità, in queste prime uscite si continuerà a vedere una marcatura asfissiante sul regista del Napoli, che sia Diawara o Jorginho o Hamsik in alcune circostanze.
Il Napoli aspetta con ansia Diawara ed il ragazzo non vede l'ora di dimostrare a tutti quanto vale. Soprattutto a mister Sarri, che da oggi, si spera, sarà tormentato da dolci dubbi di formazione prima di ogni gara.