A caccia di spazio e di conferme. Dries Mertens non fa distinzioni tra Belgio e Napoli e, senza alcun giro di parole, chiede maggior fiducia nelle sue potenzialità, oltre che nel suo stato di forma. Si sente benissimo il folletto belga ex PSV, che all'ombra del Vesuvio con la maglia del Napoli ha iniziato la stagione con il piglio giusto. Continuare su questa strada, anche con la Nazionale di Martinez, è l'intento di Dries, che ha così parlato della sua presenza contro la Bosnia ai microfoni del portale Nieuwsblad - non senza un pizzico di polemica - oltre a dare uno sguardo alle prime uscite stagionali con le Furie Rosse .
"Sarei deluso di non cominciare dall'inizio, considerando l'assenza di Kevin De Bruyne. Posso giocare nei due dietro la punta, nel Napoli gioco a sinistra ma mi accentro spesso e sono vicino alla porta. Non so perchè non sono stato schierato contro Spagna e Cipro: non c'è una ragione precisa, e non ho chiesto spiegazioni. Di certo pensavo di giocare contro la Spagna".
Dalla situazione con il Belgio a quella con il club partenopeo, dove il belga ha così analizzato le gare fin qui disputate con ottimi risultati, personali e non solo: "Quando sono partito da titolare in Champions sono stato molto felice, ma di base gioco una partita su due. Mi piacerebbe giocare di più. Quando sei in un periodo di buona forma vorresti giocare sempre e continuare a segnare, l'esempio è stato l'anno scorso Jamie Vardy".
Infine, la contraddittoria chiosa di Mertens è rivolta alla comprensione delle scelte del tecnico azzurro, Maurizio Sarri, anche se la sua voglia è ampiamente manifestata: "Visto il nostro calendario discretamente fitto, capisco che non si possono giocare tutte le partite, ma una partita su due penso sia troppo poco, anche se devo accettare anche questo".