Una sconfitta pesante in una gara, a dire il vero, che per 65 minuti era stata aperta ed era ancora ferma sullo 0-0, contro un avversario forte come la Juventus che però non appariva particolarmente in giornata. Poi due scatti firmati Dybala-Higuain: la confusione e il disastro lo completa Zambelli, regalando lo 0-3 e chiudendo di fatto le già estremamente sottili speranze di fare qualcosa contro la corazzata avversario. Ne escono fuori le solite conclusioni per l'Empoli, ormai fermo a 4 punti al penultimo posto, che compie un altro scivolone prima della sosta e continua a complicare il proprio cammino verso la salvezza. Ai microfoni Sky ha parlato a riguardo di questo Cosic, difensore oggi in campo, partendo da una lucida analisi del match: "Abbiamo iniziato bene, riuscendo a fare ciò che ha chiesto il mister. Non avevamo iniziato male la ripresa, ma dopo il gol abbiamo un po' mollato e ne abbiamo preso uno dietro l'altro. Dobbiamo fare meglio tutti, e i risultati arriveranno".
Come si esce da questa crisi nera? La soluzione spetta a qualcun'altro, e la risposta è dunque ovvia: "C'è tempo. Serve una vittoria, non so se oggi era l'occasione giusta. E' stata una gara aperta nel primo tempo oggi, poi dopo la rete di Dybala ne abbiamo presi rapidamente altri due... Sono uno dei più giovani, non sono la persona giusta per dire una ricetta per crescere, ma tutti dobbiamo migliorare, si gioca in undici. C'è tempo e il campionato lungo. La strada è lunga, c'è la sosta ma pensiamo già alla trasferta in casa del Genoa".
Alla stessa emittente televisiva ha rilasciato delle dichiarazioni l'allenatore toscano Martusciello, chiaramente amareggiato per quella che è stata la partita: "Ci siamo confrontati con una squadra dai grandi numeri, con personalità e fisicità. per un'ora abbiamo cercato di tappare le buche e alla fine hanno trovato il gol, a quel punto è crollato il castello. Sono soddisfatto per la prova dei ragazzi, dispiace per il risultato forte: bisogna sempre pensare che la Juve venga qui senza quell'idea da provinciale. Quando gioca così bene è difficile per tutti".
La poca produzione offensiva degli azzurri, appena 2 reti, non preoccupa il tecnico che non si preoccupa dei singoli, ma più del gruppo: "La scelta è stata in base alla fisicità della Juve, serviva un giocatore che avesse strappo e profondità nella fase di non possesso. Bisogna cercare di fare qualcosina di più, ma non dipende solo dagli attaccanti. Non ragioniamo sull'individualità ma su tutto l'insieme. Non funzionano alcuni meccanismi".
In questo senso, poco spazio a Gilardino. Per l'allenatore è uno come gli altri: "Ho cinque attaccanti e in base a questi cinque scelgo quelli che mi danno più garanzie. Gila vade tutti gli altri per me, conosco le sue qualità, ma ci sono anche altri giocatori. Il campionato è lungo e ci sarà spazio per tutti".
L'allenatore, infine, non può che essere contento di avere due settimane anzichè una per lavorare sulla sua squadra: "È chiaro che dopo una sconfitta è bene che ci sia questa sosta che ci leva di dosso le preoccupazioni e ci permette di fortificare l'autostima. Abbiamo qualche giorno per dimenticarla, lavorare sui pregi e sui difetti come tutte le altre squadre".