Una sfida vinta contro un avversario modesto e una ricerca di conferme, ora che l'obiettivo è più in alto, si chiama Napoli ed in stagione non ha mai perso. Sarà dura per l'Atalanta, che ha espresso qualcosa di positivo nella gara col Crotone, ma ora non può già darsi per fuori dalla crisi e per confermarsi deve sperare nella vittoria già da domani, e farebbe molto rumore. Ha parlato della gara in arrivo Gian Piero Gasperini, allenatore dei nerazzurri, in vista del match di domani alle 15, e ha trattato molti argomenti, partendo da quanto ci si può aspettare da una partita così difficile: "Chiaro che sia tutto contro di noi, ma abbiamo solamente da guadagnare da questo incontro. Lunedì abbiamo giocato contro il Crotone e ci arriviamo bene, sotto certi aspetti è stata un po' sminuita... però quando fai tre gol nel primo tempo, con parecchie occasioni, alle volte non ti esprimi altrettanto bene quando giochi contro squadre di C. L'Atalanta sta sintetizzando qual è la sua squadra e le sue prerogative".

Tutto da guadagnare, perchè l'avversario sulla carta è molto più che semplicemente ostico: "Insieme alla Juventus, e il Napoli ha cambiato meno, perdendo Higuain ma rimanendo con un gioco consolidato e sicuro, in questo momento è probabilmente quella che esprime il miglior calcio. E' il secondo anno di fila con lo stesso allenatore, è una squadra in continua evoluzione. Forse preferivo un'altra squadra, ora la affronteremo al meglio delle nostre forze. Faremo tutto quello necessario per una buona gara. Tutte le partite vanno giocate, sfidare una più forte non vuol dire che sia già chiusa. Fare risultato domani sarebbe un grande slancio, un'iniezione di fiducia".

Le scelte in campo, con il solito ballottaggio Sportiello-Berisha per i media, ma la scelta sembra ormai chiara: "Vi spaccate veramente la testa, giudicate le partite e guardate. Berisha sta facendo bene, voi mi caricate addosso la storia di Sportiello. Se poi c'è stato un cambio è perché, purtroppo, per una serie di prestazioni è arrivato. Una serie di sviluppi a cui non pensavo. E' un ottimo portiere e ne uscirà molto più forte, ma non è una situazione che ho cercato io". Una domanda sul giovane Latte, che purtroppo non sarà della partita: "Non lo porto, ma verrà aggregato alla prima squadra così come Bastoni. Se sarà possibile anche qualcun altro, preferisco in queste situazioni, che ritengo che porterà qualcosa di molto buono".

In settimana c'è stato più di qualche problema, ma questo genere di domanda viene dribblato (come al solito): "Sono qui per sviluppare un progetto, per valorizzare i giovani, e mi sento portato. Non è qualcosa che si sviluppa nell'immediato, ma è quanto chiesto dalla società. Non bisogna chiarire con il club, ma devo informare di volta in volta per quello che farò. Sono fortemente convinto della bontà di questo progetto e vado avanti. Domani giochiamo contro il Napoli, con grande mentalità e applicazione. Non è solo esperienza, cercheremo di formare un gruppo sempre più compatto".

Il giovane Cabezas ancora non si vede, e rischia di diventare un problema. Ma arriverà il suo momento: "Magari ha bisogno di un po' più di tempo per inserirsi, arriva da un altro campionato, è molto giovane. In queste settimane è cresciuto, prima o poi arriverà il momento anche per lui. Quando penserò che sarà pronto con la sicurezza e lo slancio giusto".

Ma non solo lui: una serie di under 23. La richiesta era su Petagna, ma si tratta di un discorso molto più ampio: "Kessie sta facendo delle cose inaspettate, Freuler sta giocando un calcio ottimo, lui è entrato con la Lazio e ha fatto un gran gol, è entrato lunedì e ha giocato una ottima partita. Abbiamo una serie di giocatori giovani che possono essere molto importanti. Bisogna incominciare a inserirli nel modo giusto quando hai delle risposte. Chiaro che scalino le gerarchie. Poi ci sono i Conti, i Caldara, i Gagliardini, i Grassi... questa è la forza per crearsi un futuro maggiore, magari accompagnata da qualche giocatore importante che dia il suo contributo e li faccia crescere".

Ultime, ma non meno importanti, le parole sulle palle gol concesse agli avversari. Ma si guarda il bicchiere mezzo pieno: "Non so se le partite in precedenza erano così chiuse, con il Crotone se ne vedono veramente poche, ci sono situazioni in cui soffri e vai in dieci. Magari giocare sempre gare così a senso unico".