Un messaggio forte e chiaro, anzi tre, al Napoli di Maurizio Sarri arrivano da Lisbona, dove il Benfica di Vitoria e Kostas Mitroglu vince e convince contro il Braga nel big match della quinta giornata della Primera Liga. Le aguias si confermano quindi in vetta alla classifica del campionato portoghese, sfruttando i gol del centravanti greco e le iniziative dei vari Pizzi, Guedes e Salvio, imprendibili freccie all'arco del tecnico dei lusitani per la difesa del Braga. Tante però le indicazioni per il tecnico dei partenopei, che tra nove giorni li ospiterà al San Paolo.
Vitoria conferma gran parte della squadra che ha pareggiato in casa contro il Besiktas, ma preferisce Julio Cesar tra i pali e Mitroglu davanti. Il greco è il mattatore della serata, e spalleggiato alla perfezione da Guedes al fianco e da Salvio e Pizzi ai lati travolge la malcapitata difesa del Braga. Ottima partita della coppia di mediani Horta - meglio in fase propositiva che difensiva - e Fejsa, che spesso però si sono lasciati cogliere alle spalle in fase di contropiede avversario. Difesa a quattro composta da Semedo, Lopez, Nilsson e Grimaldo che dovrebbe essere quella titolare al San Paolo salvo defezioni in questi giorni.
Inizio veemente dei padroni di casa, che nonostante lascino qualche spazio di troppo alle spalle dei due centrocampisti centrali si proietta fin dalle prime battute in attacco. L'intento di Vitoria è chiaro: servire Pizzi e Salvio sulle corsie laterali e creare superiorità numerica sugli esterni per approfittare degli scambi stretti oppure dei centimetri di Mitroglu in area. Il Braga si limita a chiudere e ripartire in contropiede, dove gli spazi non mancano affatto: non esaltante il fraseggio nello stretto dei lusitani, sebbene la qualità individuale sia più che discreta soprattutto nei piedi di Horta. Dopo le prime occasioni per Pizzi e compagni andate a vuoto è il centravanti greco a sbloccare il punteggio: solita azione sulla sinistra con una triangolazione perfetta tra Grimaldo, Horta e Salvio permette a quest'ultimo di involarsi tutto solo sulla sinistra e servire al centro Mitroglu, che in controtempo di sinistro fa 1-0.
Buona ma non eccellente la gestione del vantaggio nella mezz'ora centrale, quando è il Braga in un paio di occasioni ad impensierire Julio Cesar, costretto a due miracoli. Gli spazi in contropiede sono tantissimi e, come accadrà anche in occasione del gol della bandiera finale, sui calci d'angolo la difesa non è impeccabile in quanto a concentrazione. In fase d'attacco la squadra di casa si accontenta spesso delle conclusioni dal limite dopo il fraseggio veloce sulle corsie laterali: sia Guedes, che lo stesso Horta, non disdegnano il tiro con buona precisione. E' in fase di transizione difensiva che però la squadra di Vitoria paga e non poco la velocità avversaria - e potrebbe pagare anche quella azzurra al San Paolo sugli esterni e con gli inserimenti delle mezzeali - concedendo le migliori occasioni agli ospiti. Tuttavia, sia Lisandro Lopez che Cesar mettono spesso una pezza alle avanzate avversarie.
Di tutt'altro calibro, in netto crescendo di intensità e fiducia, il finale, quando il Braga crolla alla distanza sotto i colpi di Guedes e della sfortuna. Un rimpallo favorisce Pizzi che davanti all'estremo difensore avversario raddoppia. Il contraccolpo è dietro l'angolo e qualche minuto più tardi l'inserimento con slalom dell'instancabile e imprendibile Pizzi sull'out mancino vale il prezzo del biglietto e l'assist vincente per Mitroglu, che deve soltanto girare di testa da pochi passi. In gestione il finale, quando soltanto da corner - a gara ampiamente finita - il Braga accorcia con Rosic che di testa trafigge l'estremo difensore brasiliano. Tante, quindi, le indicazioni per Sarri, che avrà preso sicuramente nota delle potenzialità dei giovani del Benfica ma anche della loro esuberanza, arma a doppio taglio che potrebbe essere un punto a favore dei partenopei.