Finisce dopo due mesi il calciomercato estivo per i club italiani. 62 giorni intensi e pieni di colpi di scena, dopo anni passati un po’ nella penombra dei grandi campionati esteri.
Certamente l’Empoli non è il club che può permettersi di fare investimenti importanti come altre compagini del campionato, ma possiamo dire che sulla carta la rosa dell’Empoli si mostra molto competitiva.
Il primo grande vantaggio della squadra toscana è quello di aver avuto fin dai primi giorni di ritiro la rosa quasi al completo, con gli arrivi di Bellusci dal Leeds, Pasqual, Dimarco dall’Inter, Tello dalla Juventus, Pereira dal Corinthians e Gilardino. Poi nelle settimane successive sono arrivati Skorupski dalla Roma (per lui si tratta di un ritorno), Veseli dal Lugano, Marilungo dall’Atalanta e Josè Mauri dal Milan.
Le cessioni illustri sono state quelle di Tonelli al Napoli e Mario Rui alla Roma. Ma il grande merito della dirigenza toscana è stato quello di trattenere Saponara che non ha ricevuto offerte ritenute all’altezza della valutazione fatta dall’Empoli.
Le altre partenze sono state quelle di Bittante al Cagliari, Camporese al Benevento, Piu e Signorelli allo Spezia, Picchi alla Spal e Tchanturia all’Honved Budapest.
Dunque la dirigenza toscana ha fatto di tutto per allestire in breve tempo una rosa competitiva per il neo tecnico Martusciello. Un mercato un po’ diverso rispetto al solito, con anche acquisti di prestigio e esperienza come quelli di Bellusci, Pasqual e Gilardino e con 25 giocatori pronti a giocarsi il posto da titolare ogni giornata.
I maggiori dubbi riguardano però il centrocampo. Infatti non sembra che l’Empoli abbia sostituito degnamente due giocatori fondamentali come Zielinski e Paredes. Il colpo Mauri dal Milan dà qualità al reparto, ma il giovane argentino dovrà ambientarsi subito nel ruolo del regista che rappresenta il vero tallone d’Achille al momento per l’Empoli, visto che Maiello e Diousse non hanno dato le dovute garanzie. Mentre come mezz’ali si punta sull’esperienza di Croce, sulla definitiva consacrazione di Buchel e sul talento di Tello e Krunic che sulla destra dovranno sostituire un mostro sacro come Zielinski.
Ma anche in attacco Martusciello dovrà essere bravo a valorizzare tutto il potenziale offensivo. Indubbiamente la salvezza dell’Empoli passa anche dai gol di Gilardino, ma sono proprio le caratteristiche tecniche del bomber biellese che lasciano qualcuno interdetto, visto che parliamo di un giocatore che predilige stare in area di rigore sfruttando cross dalle fasce. Un modo di giocare non proprio dell’Empoli degli ultimi anni e a maggior ragione il tecnico napoletano dovrà fare in modo di far coesistere gente del calibro di Saponara, Maccarone, Pucciarelli, Gilardino, Mchedlidze e Marilungo.
Insomma il mercato è finito e la rosa sembra veramente una delle più forti e complete della storia recente azzurra. Ma questo sarà un punto a favore solo se tutte le componenti viaggeranno nella stessa direzione. Collettivo, umiltà e organizzazione tattica per confermare il recente miracolo Empoli.