Pescara-Napoli, di per sè, non può che essere definita una gara affascinante e dai mille risvolti. Sicuramente il tema principale però è quello del riscatto, anche se in senso diverso: da una parte gli abruzzesi, con la voglia di mostrare a tutti l'orgoglio per il ritorno in Serie A; dall'altra la squadra partenopea, l'anno scorso classificatasi seconda, orfana del suo protagonista principale, ovvero Higuain, passato alla Juventus. Ed è ovvio che Sarri e co. abbiano il desiderio di mostrare al mondo di poter recitare un ruolo primario anche senza l'argentino.
I precedenti all'Adriatico sono 12: in questi, 8 volte ha trionfato il team oggi in trasferta (nelle 8 vittorie sono comprese le due più recenti, nella stagione 2012-2013, quando i campani vinsero 5-1 e 0-3); restano 4 match equamente distribuiti fra pareggi e vittorie abruzzesi. Inoltre il Pescara, su sei campionati di Serie A disputati, ha sempre esordito contro una fra Inter (3 volte), Roma (2 volte) e Napoli (una volta), con un bilancio di 2 vittorie, un pareggio e 3 sconfitte. Per quanto riguarda il piano del gioco, bisogna ricordare che i biancazzurri lo scorso anno hanno segnato 36 gol nell'ultima mezz'ora di gara (record in B), mentre la società del capoluogo campano può registrare il 5° miglior record di possesso palla dei top 5 campionati europei, con una media del 62,9 % a partita.
Le scelte dell'allenatore Oddo dovrebbero prevedere la conferma del 4-3-3 dello scorso anno: fra i pali il neo-acquisto Bizzarri. In difesa sugli esterni Zampano e Biraghi, in mezzo Coda al fianco di un altro innesto estivo, Gyomber. Centrocampo con Memushaj, Cristante e Verre, in attacco Benali e Caprari a supporto dell'unica punta, Manaj.
La risposta di Sarri, con schieramento speculare, con Reina in porta. In difesa Hysaj, Koulibaly, Albiol e Ghoulam. Trio di centrocampo con Valdifiori che rimpiazza lo squalificato Jorginho, come mezz'ali invece troviamo Allan e il capitano Hamsik. In attacco Callejon e Insigne (grande ex, fu lanciato proprio dalla società oggi rivale) a ridosso dell'unica punta, con Gabbiadini favorito su Milik.