In un mercato in cui il peso dei procuratori si fa sentire sempre di più, un agente che dichiara, in pratica, che "o ci date più soldi, o ce ne andiamo" non puó che fare rumore. Specie se si tratta dell'assistente di Lorenzo Insigne, fra i migliori protagonisti della scorsa Serie A e che fino a qualche settimana fa sembrava destinato ad una carriera con i colori azzurri come una seconda pelle. E invece il fulmine a ciel sereno ha colpito nuovamente la città giá ferita dall'affare Higuain, e che adesso rischia di perdere in meno di due mesi i suoi due giocatori migliori, o quantomeno più rappresentativi, della scorsa stagione.
Una situazione chiaramente opinabile, col presidente De Laurentiis che adesso comunque risulta quasi una figura indifendibile, dopo che la maggioranza della tifoseria si era schierato assieme a lui quando il Pipita, così come Koulibaly, ha chiesto di cambiare aria. I motivi possono essere svariati e probabilmente tutto ciò che vediamo è solo la punta dell'iceberg di una situazione di malumore che non sembrava possibile prima dell'inizio del mercato.
Tornando all'argomento principale, Insigne troverebbe facilmente una sistemazione dopo la grande stagione dello scorso anno: l'Inter si è già mossa in maniera concreta, alla finestra tanti club inglesi (opzione comunque che al momento non si sa quanto sia gradita al calciatore). E poi chiaramente la suggestione del Barcellona, dove i campioni un po' di spazio lo trovano sempre, accompagnata da quella che porterebbe l'attaccante alla Juventus: è noto che l'idolo di Insigne sia proprio Del Piero e che dunque il suo legame con la squadra torinese sia in qualche maniera speciale. Logiche di mercato che comunque si basano sul nulla, visto che al momento si aspetta comunque una presa di posizione da parte del club che vuole tenere il suo fenomeno il più a lungo possibile. E chissà se ci riuscirà...