Non si può considerare una bandiera un giocatore di 26 anni che lascia il suo club di appartenenza per andare in una grande squadra, ma la storia calcistica di Lorenzo Tonelli impone una riflessione specifica su questo tema, visto che la sua vita è da sempre legata all’Empoli Calcio.
Infatti Tonelli si trasferisce a Empoli a soli 10 anni facendo tutta la trafila della “cantera” azzurra fino ad arrivare alla squadra Primavera, dove gioca nel 2010 da capitano la finale del campionato persa con il Genoa.
L’esordio tra i professionisti avviene nella stagione 2010-11 in serie B, dove totalizza 18 presenze. L’anno successivo potrebbe essere quello della sua esplosione, ma il rendimento suo e dell’Empoli non è buono e così bisogna aspettare un’altra stagione per la sua definitiva consacrazione.
Nell’estate del 2012 arriva in Toscana Maurizio Sarri. Tonelli, dopo un inizio complicato con errori e delusioni continue, riesce ad esplodere grazie alla perfetta organizzazione difensiva di quella squadra e diventa da quasi bidone a leader della retroguardia azzurra.
Dopo la finale play-off persa con il Livorno, Tonelli e l’Empoli conquistano la promozione in serie A e il centrale toscano debutta così nella massima categoria nazionale, mostrando tutte le sue qualità come difensore fisico, veloce e intelligente, formando con Rugani una delle coppie di difensori centrali più interessanti del campionato e conquistando una grande salvezza con il club toscano.
Quest’anno, chiamato a completare il suo processo di maturazione calcistica prima del grande salto in una big, Tonelli diventa vice capitano dell’Empoli, dando un contributo importante per la permanenza in categoria della squadra azzurra.
Ora Tonelli vivrà un’esperienza importante a Napoli dove potrà giocare ad alti livelli in un palcoscenico probante come quello del San Paolo, ma porterà sempre con se l’altro azzurro, che gli ha dato tanto a livello calcistico e umano.