Ad Empoli si sa che la salvezza in serie A viene considerata come la vittoria di uno scudetto e la soddisfazione è tanta per averla raggiunta tranquillamente con cinque giornate d’anticipo, però se esaminiamo il cammino degli azzurri e la rosa a disposizione c’è la sensazione che quest’Empoli per il gioco espresso e per la qualità degli interpreti potesse addirittura fare di più.
La squadra toscana inizia molto male la stagione, venendo eliminata subito dalla Coppa Italia contro il Vicenza e conquistando solo 4 punti in 6 partite, con un solo successo con l’Udinese. Poi la vittoria con il Sassuolo grazie al gol di capitan Maccarone in extremis lancia l’Empoli che fa addirittura 8 vittorie in 13 partite, conquistando la bellezza di 30 punti nel girone d’andata.
Nelle successive 5 partite l’Empoli ottiene solo 4 punti, ma il crollo vero e proprio inizia dalla partita casalinga persa con il Frosinone. Da lì infatti gli azzurri perdono 4 volte consecutivamente e per 12 partite non riescono a vincere, rovinando di fatto lo splendido girone d’andata.
Poi il lampo d’orgoglio della squadra, con la vittoria nel derby con la Fiorentina che regala virtualmente la salvezza agli azzurri, salvezza che sarà conquistata aritmeticamente dopo due giornate grazie al successo con il Verona. Gli ultimi 4 match non sono rilevanti ai fini del raggiungimento dell’obiettivo, ma l’Empoli onora il campionato fino alla fine conquistando un ottimo 10° posto, chiudendo con una vittoria casalinga con il Torino.
Insomma un campionato importante da parte della squadra di Giampaolo considerando le premesse della vigilia, ma guardando giocare l’Empoli e vedendo il grande talento di giocatori come Paredes, Zielinski, Saponara, Maccarone e altri, l'impressione è che l'Empoli potesse addirittura sperare in qualcosa di più e lottare per obiettivi più ambiziosi. Il disastroso girone di ritorno, causato forse dal calo mentale della squadra, è stato decisivo e molti giocatori non sono riusciti a fare quel salto di qualità che sarebbe stato fondamentale per raggiungere altri obiettivi.
Comunque rimane la grande soddisfazione per aver conquistato il diritto a giocare per la dodicesima volta in serie A e per aver valorizzato tanti giovani di proprietà e non. Ora in estate ci sarà una mezza rivoluzione con diversi arrivi e partenze, ma con l’umiltà, la determinazione e l’entusiasmo tipici dell’ambiente empolese si potrà scrivere la storia conquistando la terza salvezza consecutiva.