Termina sul risultato di 1-2 la stagione 2015/16 di Genoa e Atalanta. La partita del Ferraris ha offerto uno spettacolo non esaltante sotto l'aspetto tecnico, le squadre si sono affrontate a viso aperto almeno nella seconda frazione di gioco con tutte e tre le reti realizzate nella ripresa. L'Atalanta conquista i tre punti grazie alle marcature di D'Alessandro e Kurtic, scandite dal pareggio momentaneo di Leonardo Pavoletti. Con questo successo, gli uomini di Reja concludono la stagione al tredicesimo posto con 45 punti; i grifoni salutano il 'Luigi Ferraris' con una sconfitta e l'undicesima posizione a quota 46.
Gasperini non snatura il Grifone neanche nell'ultima uscita stagionale, ripropone il modulo principe con la difesa a tre. Davanti a Lamanna, schierati Munoz, Burdisso e Izzo; sugli esterni scelti Ansaldi a destra e Laxalt a sinistra. Nel cuore del centrocampo la dinamicità di Rigoni, unita alla fisicità di Rincon e Dzemaili. In avanti, Suso in appoggio di Leonardo Pavoletti.
(3-5-2) Lamanna; Munoz, Burdisso, Izzo; Ansaldi, Rigoni, Rincon, Dzemaili, Laxalt; Suso, Pavoletti.
Esperimenti per Edy Reja nella formazione che scende in campo al Ferraris. Inedito 4-2-3-1 con l'inserimento dal 1' di tre-quattro elementi utilizzati poco o nulla. Tra i pali c'è l'innesto di Radunovic, che sostituisce Sportiello; nella retroguardia spazio a Djimsiti mentre Gagliardini effettua il debutto in Serie A affiancando De Roon in mezzo al campo. Freuler nel trio insieme a D'Alessandro e Gomez, alle spalle dell'ex Marco Borriello.
(4-2-3-1) Radunovic; Conti, Masiello, Djimsiti, Brivio; De Roon, Gagliardini; D'Alessandro, Freuler, Gomez; Borriello.
Al Ferraris si affrotano due formazioni con la mente sgombra da particolari obiettivi: salvezza acquisita già da qualche settimana. Gasperini, conservatore, conferma in blocco modulo e calciatori nell'ultima sfida di stagione; Reja, sperimenta e manda in campo alcuni giovani ridisegnando l'assetto di base. E' frizzante l'Atalanta nei primi minuti, Gomez vuole mettersi in luce agli occhi di Conte (da poco ha ricevuto il passaporto italiano) e scatta sistematicamente sulla zona mancina. Qualche cross dagli esterni, conclusioni sballate e poco altro. Al 23' lo stadio esulta per la rete siglata da Pavoletti ma il guardalinee segnala il fuorigioco interrompendo l'esultanza prolungata del centravanti italiano. I bergamaschi provano a rifarsi sotto qualche istante dopo: prima un tiro di Brivio, bloccato a terra da Lamanna, poi con una conclusione potente dal limite di Gomez che sfiora il palo. Botta e risposta a fuoco lento, il grifone ha una ghiottissima chance per il vantaggio al 37': cross di Ansaldi dalla fascia, scavalcato Pavoletti la sfera capita sui piedi di Laxalt che cestina tutto calciando fuori. Le emozioni del primo tempo muoiono sul tiro dell'uruguayano: 0-0.
Nella ripresa, gli ospiti si portano in vantaggio con Marco D'Alessandro: contropiede condotto da Gomez che serve bene il numero sette, il controllo agevola l'esecuzione cosicchè l'1-0 è cosa fatta, infilando Lamanna sotto la traversa. Squadre più lunghe, difese decisamente più balbettanti, match di gran lunga più gradevole. Il Genoa pareggia in appena cinque minuti: sugli sviluppi da corner, Pavoletti impatta con il destro e trafigge l'incolpevole Radunovic. I neroazzurri avrebbero l'opportunità di sorpassare nuovamente i rossoblu con Marco Borriello che conclude ottimamente da punizione: Lamanna, con l'aiuto del legno, riesce a salvare. Il sorpasso bergamasco arriva all'82': cross che taglia in due la difesa genoana, sulla sfera si fionda Kurtic che impercettibilmente sfiora e insacca. Il Genoa cerca disperatamente il pareggio nel finale, ma l'assalto non ha esito positivo grazie al salvataggio di petto di Radunovic su Pandev: finisce 1-2 con l'Atalanta.