La stagione di Genoa e Atalanta si chiude in Liguria. Salvezza in archivio da tempo, la passerella conclusiva serve per trarre, dall'annata al tramonto, ulteriori indicazioni in vista di un'estate di cambiamenti. Reja deve discutere con la società il futuro, Gasperini - dopo mesi di rottura - pare pronto a rinnovare il suo binomio con il Grifone. Due allenatori diversi, due modi di intendere il calcio, un denominatore comune, la provincia del pallone. Lontano da urla e schiamazzi, dal peso ingombrante della piazza, si può insegnare calcio, si può costruire con pazienza. 46 punti il Genoa, 42 l'Atalanta, obiettivo raggiunto.
Formazioni
Genoa
Per la partita odierna, Gasperini non può contare sull'apporto di Perin e Cerci e deve sopperire all'assenza, per squalifica, di De Maio. A guidare il reparto di difesa è Burdisso, con Munoz e Izzo ai lati dell'argentino.
Folta la mediana. Due esterni di corsa Laxalt e Ansaldi, con un triangolo di qualità a dettare i tempi di gioco. Rincon ha il supporto di Dzemaili e Rigoni. I due devono dividersi tra compiti di impostazione e di rifinitura, con sortite puntuali nei pressi dell'area avversaria. Suso è il collante, il giocatore di qualità in grado di fornire un aiuto prezioso al "9", Pavoletti.
Atalanta
Reja deve ri-costruire il suo undici. Diverse defezioni - specie quelle di Paletta e Stendardo - alcuni dubbi. Le maggiori difficoltà nel comparto di difesa, il tecnico deve re-inventare la sua linea. A destra Conti, sul fronte opposto Dramé, al centro Masiello e Djimsiti.
La cerniera di centrocampo vede De Roon - fresco di rinnovo - e Gagliardini. Tre tenori alle spalle di Borriello. Diamanti agisce nella zona di mezzo, con Gomez e Kurtic all'esterno. All'occorrenza, l'ex Palermo può abbassarsi a centrocampo, con Diamanti pronto a scivolare al largo. In questo caso, 4-3-3.
Ballottaggi in essere: Masiello - Migliaccio, Dramé - Brivio, Gagliardini - Freuler, Borriello - Monachello.
Vigilia
Gasperini "Mi piacerebbe vedere in campo la stessa foga messa contro Roma e Sampdoria: giochiamo per il risultato, non per fare vetrina. L'invito ai tifosi è di godersi il presente e i risultati: quando il Genoa è unito e più forte, giocare in un ambiente caldo come quello che si è ricreato a Marassi è stato un ritorno al passato. I protagonisti principali sono sempre i giocatori, ai tifosi riconosciamo l'importanza in tutti questi mesi. Siamo in forma, il merito è dei preparatori e della credibilità che lo staff si è costruito tra i giocatori: sono stati bravissimi, stavolta si sono superati. In rosa avevamo tanti elementi da ricostruire, reduci da annate problematiche per gli infortuni: penso ad esempio a Pavoletti, i cui parametri attuali sono superiori rispetto ai precedenti 18 mesi. Significa che sta e stiamo bene"
Reja "È stata un’annata particolare, mi aspettavo di arrivare un po’ più in alto, toccare i 50 punti. Le mille panchine? È un lavoro che mi è sempre piaciuto, ho sempre messo il cuore, quello che mi ha permesso di arrivare a questo punto. Sono stato fortunato, l’ho fatto con professionalità, dedizione e passione. Ho avuto le maggior soddisfazioni negli ultimi anni. Mi aspetta ancora la Champions League - conclude con un sorriso Reja -, mi auguro con l’Atalanta, se sarà da un’altra parte va bene così, ma mi piacerebbe continuare. Mercoledì mi troverò con il presidente, dopo la cena con la squadra, per capire il mio futuro".