Mario Rui si è confermato su ottimi livelli anche in questa stagione con Giampaolo in panchina, dove l'Empoli ha conquistato ancora una volta una salvezza tranquilla. Già nella scorsa estate si pensava che anche lui potesse seguire Sarri al Napoli, ma alla fine non se ne è fatto nulla.
Questa volta, però, è lo stesso terzino a dirsi pronto per un'altra avventura, magari in una grande squadra, con obiettivi e ambizioni diversi da quelli della società toscana. Così Mario Rui al Corriere dello Sport: "Voglio finire bene questo campionato, vogliamo il decimo posto. Futuro? Non ho preferenze, aspetto il progetto migliore per me e per la società. Gli interessamenti fanno piacere, si sta parlando di squadre importanti (Lazio, Roma, Napoli e Fiorentina ndr), tra le più forti d'Italia. Il mio compito è fare bene ad Empoli e aspettare cosa accadrà. Mi sento pronto per il salto di qualità, sono ambizioso, un lottatore, voglio cogliere ogni opportunità. La Lazio? Penso faccia piacere a qualsiasi giocatore, non solo a me, giocare in un grande club e in un grande stadio."
Intanto prova a svelare il segreto degli azzurri in queste due stagioni in Serie A: "Il segreto dell'Empoli? La città. L'ambiente è fantastico, una realtà diversa rispetto alle altre. Ti danno libertà totale, si ha la possibilità di lavorare in modo tranquillo, non ci sono grosse pressioni. E' importante per un giovane crescere così, per me è arrivato il momento di misurarmi con altre pressioni." Da portoghese non è difficile immaginare il suo idolo, infine ecco svelati gli avversari più difficili cha ha affrontato: " Il mio idolo? Da portoghese dico Cristiano Ronaldo. A 13-14 anni giocavo nelle giovanili dello Sporting, ci incontrammo in un torneo, stava per andare al Manchester. Gli avversari più difficili da marcare? Candreva, Cuadrado, Tevez e Callejon. Scintille con Tevez? Capita in certe partite, sono uno col sangue veloce."