Obiettivo raggiunto anche in questa stagione, l'Empoli di Giampaolo ha conquistato una tranquilla salvezza grazie alla forza del gioco e delle idee. Il solco tracciato da Sarri è stato percorso anche da Giampaolo con buoni risultat e nuovi giovani interessanti che si sono messi in mostra.
Al Castellani domani sarà una giornata di festa contro il Bologna, al termine di una stagione impegnativa come spiega l'allenatore dei toscani in conferenza stampa: "Il futuro? Venivo dalla serie C e la possibilità che mi ha offerto l'Empoli, professionalmente parlando, era una questione di vita e di morte. Ho lavorato 14 ore al giorno, senza mai tornare a casa. Ho dato tutto me stesso, ma ci tengo a precisare che senza la qualità dei giocatori e la lungimiranza del club non ce l'avremmo fatta." Uno sguardo indietro alla sfida persa contro il Carpi: "Il Carpi? Noi abbiamo fatto il nostro dovere, giocando una partita seria. Dell'arbitro hanno discusso altri. Noi ci tenevamo a fare risultato, se avessimo vinto ci saremmo avvicinati davvero tanto al decimo posto. Alla squadra non rimprovero nulla, il risultato è stato figlio di episodi che non sono dipesi da noi."
Proprio il decimo posto è quello che Giampaolo chiede ai suoi da qui alla fine: "Ci sono tante squadre racchiuse in pochi punti, tutti possiamo ambire al decimo posto. E' un obiettivo di prestigio, ma anche economico. Raggiungere questo traguardo ci renderebbe orgogliosi di ciò che abbiamo fatto." Qualche parola sulle possibili scelte per chiudere: "Emergenza davanti? Tchanturia viene in panchina. Oggi è andato con la Primavera perché hanno una partita importante ed era giusto che fosse con i suoi compagni, ma da domani sarà con noi. Pugliesi? Pelagotti sta bene e col Bologna giocherà. A Maurizio darò sicuramente la soddisfazione di esordire, devo vedere se a gara in corso o dall'inizio. Gli uomini invisibili fanno la differenza e lui è uno di questi. Il suo contributo è stato determinante, a volte si dà per scontato ma fidatevi che non lo è."