L'Atalanta vince di misura contro il Chievo e conquista così una salvezza matematica ma comunque mai in discussione. Per gli orobici rete di Borriello al 55', anche se c'è da sottolineare l'ottima prestazione di Diamanti.
Padroni di casa che scendono in campo adottando il consueto 4-3-3 e che ritrovano, come previsto alla vigilia, Masiello e Kurtic dopo la squalifica. In attacco, inoltre, si rivede Alino Diamanti al posto di D'Alessandro. Un più equilibrato 4-3-1-2, invece, per gli ospiti, che ritrovano in difesa Gamberini e Cacciatore mentre recuperano nella zona centrale del campo il prezioso Castro. Gara inizialmente bloccata, con le due compagini che preferiscono studiarsi piuttosto che offendere, in linea con quanto mostrato durante la stagione. Tra tutti molto pimpante, nei primi minuti, Cigarini, che a più riprese imbecca Diamante sull'out di destra. Al 22' si affaccia invece il Chievo Verona con Birsa, che su calcio di punizione manda di poco fuori un tiro davvero imprendibile per un immobile Sportiello. Cinque minuti dopo è invece Bizzarri protagonista, con un intervento davvero prodigioso su un preciso diagonale di Toloi, stranamente in proiezione offensiva nonostante il suo ruolo. Il primo tempo regala comunque ben poche emozioni, con le due compagini ad oggi salve e quindi poco inclini a proporre un gioco offensivo e guizzante. L'unica azione pericolosa di una frazione davvero sonnolenta la si registra al 41', quando Castro ci prova di testa su angolo battuto da Birsa.
La seconda frazione inizia con le due squadre molto aggressive dal punto di vista atletico ma davvero poco precise sotto il profilo di costruzione di gioco. Al netto è però più attiva l'Atalanta che, al 55', riesce finalmente a segnare grazie ad un tap-in di Borriello, abilissimo a ribadire in porta una violenta conclusione di Diamanti stampatasi sul palo. Davvero importante il tentativo dell'esterno atalantino, molto attento, invece, il bomber ex Genoa e Milan. La rete anima gli orobici, che iniziano a spingere sull'acceleratore nella fase centrale di frazione, non trovando però il colpo del KO. Anzi, alla lunga sale lentamente il Chievo, vicino al pari al 64' con una bella idea di Pellissier che non trova risposta in Birsa, elegante nel coordinarsi ma autore di un tiro molto fiacco. Il leitmotiv della seconda frazione è comunque il solito, sonnolento scorrere dei minuti, con le due formazioni di certo mai così blande nel costruire occasioni. L'unico squillo, anche se tutt'altro che vincolato al gioco corretto, accade al 74', quando il Papu Gomez si becca un rosso diretto per aver colpito durissimamente Hetemaj, comunque fischiato dal pubblico all'atto di rialzarsi. Al minuto ottantuno ci prova invece il Chievo conscio della superiorità numerica, ma il tiro di Radovanovic dai 30 metri non preoccupa troppo Sportiello. La gara non regala comunque altre emozioni, concludendosi dopo quattro minuti di recupero.
Nella noia generale, meglio l'Atalanta rispetto ai clivensi, compagine più organizzata e pericolosa, favorita anche dal modulo a trazione anteriore. Gli orobici, infatti, devono ringraziare l'ottimo lavoro degli esterni, spesso vere e proprie spine nel fianco per i difensori del Chievo. Non è un caso, infatti, che proprio dopo un tentativo di Diamanti sia nato il gol. Nulla da dire, invece, al Verona, autore di un campionato superbo e sicuramente con il freno a mano tirato dopo una stagione brillante. Match tutto sommato poco emozionante, come si prevedeva alla vigilia. Migliore in campo per i padroni di casa, Diamanti. Per gli ospiti in evidenza Bizzarri.