Forse nemmeno il più ottimista dei tifosi dell’Empoli alla vigilia si sarebbe immaginato una domenica così speciale a livello emotivo visto che l’Empoli non vinceva da dodici partite e non batteva la Fiorentina dal 1997 e in casa addirittura da trent’anni. Ma domenica il pubblico empolese è tornato a gioire per una vittoria storica contro gli acerrimi rivali e per una salvezza che a questo punto può considerarsi conquistata.

L’inizio non è stato dei più semplici visto il grande pressing della squadra di Sousa che ha messo in difficoltà l’Empoli, bravo però a non scomporsi e a far esaurire la sfuriata avversaria. Dopo i primi quindici minuti gli azzurri hanno cominciato a fare il loro calcio, ma con un atteggiamento decisamente più convincente rispetto alle ultime giornate, invece la Fiorentina ha sofferto più del dovuto la velocità dei giocatori empolesi e non è riuscita a macinare come suo solito il gioco efficacemente.

Il gol del vantaggio è stato sì causato da un errore di Roncaglia che ha respinto malamente un pallone, però grandi meriti vanno a Manuel Pucciarelli che ha ricevuto il pallone, ha messo a sedere G. Rodriguez e l’ha messa nell’angolino alla destra di Tatarusanu. Un gol d’autore per l’attaccante cresciuto nell’Empoli, che ha eguagliato il suo record di segnature in serie A che era di 5 reti. Ma Pucciarelli ha consacrato la sua giornata di grazia diventando protagonista sugli sviluppi del secondo gol perché è stato suo il tiro che ha costretto Tatarusanu a una difficile parata con a seguire la conclusione vincente di Zielinski. Insomma una prestazione eccellente per l’attaccante dell’Empoli che è stato una vera spina nel fianco della difesa viola.

Le note positive sono molte per Giampaolo che ha ritrovato l’Empoli dei tempi migliori. In primo piano va sottolineata anche la prestazione in porta di Pelagotti che ha esordito in serie A contro la squadra del suo cuore garantendo sicurezza alla difesa, che per la seconda volta consecutiva in casa non ha subito gol e dove ha sorpreso sempre più il centrale serbo Cosic autore di una pregevole prova al fianco di Tonelli. Ma anche a centrocampo abbiamo rivisto uno straripante Zielinski che con le sue accelerazioni ha spaccato la partita e un Paredes che oltre alla consueta qualità ha messo in campo la “garra” sudamericana svolgendo un ruolo fondamentale per gli equilibri della squadra.

Forse l’unica nota stonata è rappresentata da Saponara, in condizione mentale e fisica non adeguata e anche domenica sono state molte le palle perse dal trequartista romagnolo, la speranza per l’Empoli è di recuperarlo in vista del finale di stagione.

Così va agli archivi una giornata memorabile per il popolo empolese che ora potrà gustarsi il finale di campionato. La salvezza è virtualmente conquistata ed ora gli azzurri possono pensare a raggiungere traguardi comunque importanti per una realtà come Empoli. Infatti domenica ci sarà un’altra partita stimolante all’"Olimpico" contro una ritrovata Lazio ottava in classifica e gli azzurri senza eccessive pressioni possono andare a Roma per provare a vincere per avvicinare l’ottavo posto che garantirebbe l’accesso diretto agli ottavi di finale di Coppa Italia. Un obiettivo forse difficile da conquistare ma che deve stimolare i ragazzi di Giampaolo, il quale non è da escludere che possa fare qualche esperimento per provare calciatori che hanno giocato meno e che possano dare quella brillantezza in più in questo finale di stagione.