Tre punti a dividere le due formazioni, tre punti in palio nel primo appuntamento della 29° giornata. Empoli e Sampdoria si ritrovano al Castellani, con umore diametralmente opposto. Montella intravede un raggio di sole al termine di una galleria di sudore e fatica, Giampaolo si interroga invece sull'involuzione mentale, ancor prima che tecnica, del suo undici. L'Empoli non vince, da tempo, e lo spogliatoio ribolle. Scatti, frequenti, che alterano l'equilibrio e insinuano dubbi e paure. La classifica non desta preoccupazione, ma l'andamento preoccupa, occorre un'inversione repentina per non "trangugiare" in sol boccone quanto di buono offerto per un girone. 

Montella si presenta ad Empoli senza Sala e Carbonero, con un quesito da risolvere a poche ore dal fischio d'avvio. Cassano - regista occulto della manovra doriana - ha un leggero vantaggio su Correa, che offre alla causa maggior dinamismo. Quagliarella è la punta centrale, con Alvarez a completare l'albero di Natale. Mediana di sostanza, con Fernando e Soriano, in corsia Dodò e De Silvestri. Ranocchia guida la difesa a tre, Cassani e Moisander chiudono la formazione iniziale. 

Giampaolo deve rinunciare allo squalificato Tonelli, ma può contare sul recupero a pieno regime di Costa. Il centrale affianca Ariaudo, con Laurini e Mario Rui esterni di difesa. Zielinski - in diffida - è la mezzala destra, con Croce sul centro-sinistra e Paredes perno in mediana. L'assetto offensivo è il consueto, Saponara si prende la trequarti, Maccarone e Pucciarelli tandem in zona-gol. Mchedlidze prova a ribaltare le gerarchie, ma al momento appare in ritardo.