Marco Giampaolo è stato scelto dall'Empoli come erede di Maurizio Sarri, proprio l'avversario della prossima partita di campionato. Non una sfida qualunque, sia per questo motivo, sia perchè il Napoli dello stesso Sarri e di Higuain guarda tutti dall' alto in basso in classifica.
Giampaolo ha presentato la sfida del San Paolo in conferenza stampa: "Napoli e Juventus sono entrambe favorite, sono due squadre forti che esprimono un calcio diverso ma se la giocano alla pari. Mi fa piacere vedere Sarri là in alto, significa che anche nelle grandi si può ancora allenare e non solo gestire come dicono in tanti. La sfida sarà difficilissima, loro esprimono un grande gioco. Rischi di giocare sempre in affanno, è un banco di prova molto importante per capire come sapremo confrontarci con le difficoltà. Ma ce la giocheremo. E’ difficile perchè loro, con la qualità che hanno, ci metteranno sotto pressione. Esprimono valori offensivi di grande livello, cercano la profondità e hanno tematiche offensive diverse. I principi che ci accomunano sono quelli del voler giocare sempre a calcio. Dovremo fare la gara dell’anno. Loro evidenziano le tue lacune, quindi dovremo essere quasi perfetti. L’abbiamo preparata in un certo modo per potercela giocare."
Gennaio è sempre un mese complicato perchè bisogna dividersi fra campo e mercato. Questa settimana, in particolare, ha visto l'Empoli al centro di molte voci, soprattutto in uscita: "Ha infastidito noi e anche altre squadre. Il mercato aperto un mese non sta nè in cielo e nè in terra, io penso che si possa fare al massimo un’operazione ma se fai tanti cambiamenti vuol dire che hai lavorato male prima. E’ umano che i giocatori si sentano lusingati da richieste di squadre importanti, non è colpa loro." Barba, ad esempio, è di fatto un giocatore dello Stoccarda e questo apre opportunità ad altri giocatori della rosa dei toscani: "Barba non è convocato, ma non me l’hanno data per ufficiale la sua cessione. E’ arrivato il momento di Camporese, si è sempre allenato bene. Debutta con un potenziale offensivo di grandissimo livello, ma non toglie niente. Avremmo incontrato sempre una squadra forte. Sarà una bella occasione anche per lui." Pericolo principale naturalmente Higuain: "Non si ferma, è un giocatore in grado di determinare le cose. Lo vedi da come si muove, dagli smarcamenti: è un giocatore quasi inarrestabile."