Quella di domenica sarà una partita stimolante in uno stadio gremito e contro una squadra in grande forma. Dobbiamo affrontare il Napoli con la stessa voglia di stupire che abbiamo sempre”.

Così Riccardo Saponara presenta il prossimo match dell’Empoli al “San Paolo” contro il Napoli di Sarri in quello che si preannunica come il big match della ventiduesima giornata.

Sul caso Sarri-Mancini: “Rivedere il mister sarà un piacere perché sono molto legato a lui. E’ un allenatore molto sanguigno e quindi quelle parole che ha detto erano dettate dal nervosismo della partita perché non è assolutamente una persona omofoba e sono state dette brutte cose sul suo conto”.

Sul suo rendimento personale: “A me importa contribuire al rendimento della squadra ed essere importante con gol ed assist, poi è chiaro che un giocatore vorrebbe sempre segnare ma torneranno anche i gol”.

Sul rendimento della squadra: “Sapevo che avremmo fatto un bel campionato e che saremmo stati una solida realtà di questo torneo, dobbiamo continuare così”.

Sui problemi fisici: “Non è facile non allenarsi regolarmente per gli infortuni ma sento di avere ampi margini di miglioramento sotto questo punto di vista”.

Che Empoli troverà il Napoli: “Noi siamo una squadra che propone sempre lo stesso tipo di gioco perché abbiamo una nostra identità, quindi chi ci affronta sa a cosa va incontro perché noi non ci snaturiamo mai”.

Sull’Europa: “L’Europa è un sogno, noi dobbiamo continuare ad allenarci a testa bassa e a non porci obiettivi precisi pensando partita dopo partita. Il rinnovamento dell’obiettivo ci aiuterebbe, in caso di conquista della salvezza anticipatamente, per ambire sempre più in alto e per mantenere sempre alta la concentrazione”.

Sugli Europei: “Anche questo per me è un sogno anche se difficile perché non sono stato ancora convocato, comunque io so che per avere una speranza devo fare bene con l’Empoli

Sul mercato: “La mia intenzione è concludere la stagione ad Empoli ma se ci sono offerte le valuterò”.

Sulle differenze con l’anno scorso: “E’ cambiato poco perché le idee sono rimaste le stesse e abbiamo dato continuità al lavoro dello scorso anno con interpreti diversi ma che si sono calati nella nostra realtà”.

Sul suo ruolo nella squadra: “Mi sento più responsabile rispetto allo scorso anno anche perché ho capito il mio ruolo in questa squadra anche nei confronti dei ragazzi più giovani per i quali devo essere d’esempio

Sulle differenze tra Sarri e Giampaolo: “Le differenze tra i due sono poche come metodologia del lavoro, sono molto grato a Sarri che ha dato il là alla mia esplosione calcistica e a Giampaolo che ha dato continuità al mio percorso di crescita”.