Alessio Cerci è arrivato al Genoa in prestito dal Milan, che ha girato ai rossoblu il prestito proprio dall'Atletico Madrid, squadra che lo ha sotto contratto sino al giugno del 2017. Qui l'ala di Velletri cerca il riscatto dopo esperienze difficili, con la maglia rossonera ha collezionato appena 33 presenze e un solo gol. Poco utilizzato da Inzaghi, Cerci ha avuto la sua occasione con Mihajlovic, il quale aveva provato a rilanciarlo nel 4-3-3, ma anche con il tecnico serbo è andata male anche a causa dei fischi del pubblico evidentemente fin troppo sentiti dal calciatore.
Alessio Cerci oggi riparte da Genova, sponda rossoblu; questa mattina è stato presentato ai giornalisti al Museo del Genoa in Porto Antico: "Ho sentito fin da subito affetto dai nuovi compagni. Ci sono tutti i presupposti per iniziare al meglio questa esperienza. Sono qui per rilanciarmi e tornare ad essere il giocatore che ho sono. Il modulo di mister Gasperini è adatto per esaltare le mie caratteristiche. Per me era importante trovate un ambiente positivo, avevo bisogno di questo e qui a Genova credo di averlo trovato. A Torino giocavo con un modulo un po' diverso. Immobile prima punta e io largo. Il 3-4-3 è congeniale alle mie caratteristiche. Il tatuaggio? Rappresenta le emozioni che ho provato in quel momento, non c'entra nulla il Genoa". La ricerca era partita in estate, quando il colpo Iturbe, prima annunciato e poi smentito, aveva sconvolto il mercato rossoblu: "Anche in passato sono stato cercato con insistenza dal presidente Preziosi, poi andai al Torino. Lo ringrazio per la stima nei miei confront. L'ambientamento è buono, sono qui da pochi giorni, ma come detto ho trovato un ambiente sereno. Conoscevo alcuni giocatori e il gruppo è affiatato. Ora devo adattarmi alle tipologie di allenamenti e al gioco che vuole il mister. Mi trovo molto bene e tutto sta andando nel migliore dei modi. Sono qui per fare bene. Cercavo una realtà come il Genoa, questa è una squadra che ho sempre ammirato e voglio ricambiare la fiducia che mi è stata dimostrata."
II calciatore classe 1987 non ha voluto raccontare la sua esperienza al Milan dove giocare a San Siro era ormai diventato un inferno. Cerci vuole guardare solo al futuro. Dal canto suo il Genoa, potrà contare su un giocatore in cerca di riscatto, e quindi molto motivato: "Ora affronteremo una serie di partite complicate, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi e agganciare le squadre davanti. Questa è una squadra con caratteristiche importanti che può giocarcela con tutti. Il Genoa non merita questa classifica, penso sia stato molto sfortunato. Conosco Pavoletti, speriamo di trovare fin da subito la giusta intesa per fare il meglio possibile". Chiusura sulla nazionale: "Ero tra i giocatori convocati per l'ultimo stage. Possiedo le qualità per la maglia azzurra e sono certo che questo ambiente e questo allenatore possono mettermi nelle condizioni per guadagnare un posto all'Europeo".