Da sorpresa a graditissima conferma. Un paio di partite per far storcere il naso ai primi tifosi, che forse non conoscevano a fondo il carattere duro e volitivo del terzino albanese arrivato dall'Empoli. Per questo e per tanti altri motivi, Maurizio Sarri ha puntato forte, nel momento del suo arrivo a Napoli, su Elseid Hysaj per la corsia difensiva destra. Impatto non facile con la realtà azzurra, inevitabile per un ventunenne, che però dopo le prime difficoltà si sta attestando come uno dei migliori interpreti del ruolo, confermando la crescita esponenziale che si intravedeva in Toscana. 

"All’inizio l'impatto è stato difficile. Venire al Napoli sembrava un azzardo, ma io sono uno a cui piace giocare. In estate non avrei mai pensato di disputare una stagione del genere. La mia crescita in fase difensiva è stata sicuramente aiutata dal fatto che mi alleno con giocatori fortissimi come Mertens, Insigne ed Higuain".

Dalle soddisfazioni personali a quelle di squadra. Inevitabile non parlare del primato in classifica, ottenuto dopo la vittoria con cinquina annessa, a Frosinone. Hysaj dimostra, in tal caso, maggiore maturità di quanto dica la carta d'identità (1994): "Essere campioni d’inverno non ha importanza, meglio vincere il titolo alla fine. Sicuramente il primo posto metterà pressione, ma noi non dobbiamo farci distrarre dall’euforia dei tifosi. Dobbiamo pensare di gara in gara, a prescindere dal fatto di essere primi o secondi". 

All'arrivo a Napoli il terzino albanese si è dovuto confrontare e giocare il posto con una delle bandiere azzurre di questi anni: Christian Maggio. Con personalità e cattiveria, però, è riuscito ad ottenere il posto da titolare. Queste le motivazioni e gli aspetti che lo hanno favorito nella sua affermazione: "E’ stato difficile guadagnare il ruolo da titolare, perché Maggio è un grande campione ed ha giocato tanti anni al Napoli. Mi ha aiutato molto la fiducia della squadra. Ancora non ho raggiunto il top, devo lavorare tanto e spero di non fermarmi".

Infine, una curiosità su Napoli, per tanti aspetti caratteriali e non solo molto simile alla sua patria: "E' speciale, è una città dove tutti bevono sempre caffè come a Scutari. Ci sono infinite caffetterie".