Interessante intervista uscita ieri sulle pagine del Corriere della Sera con protagonista il capitano dell’Empoli Massimo Maccarone. L’attaccante azzurro ha raccontato il momento suo e della sua squadra con una parentesi anche sul suo passato milanista e sul prossimo match contro l’Inter.
"A Empoli c'è un ambiente ideale, qui ti viene concessa la possibilità di sbagliare. A un giovane qualsiasi consiglio di venire qui".
Sul suo passato al Milan: "Sono arrivato a 13 anni e ho fatto la trafila delle giovanili. Quando ero in Primavera, con Tassotti, spesso Capello mi faceva allenare con la prima squadra. Fabio è uno dei rimpianti della mia vita: un vincente e a me gli allenatori vincenti piacciono. Ma ormai non mi tocca più... Nel 2001 avevo già fatto le visite mediche, poi alle buste mi ha riscattato l’Empoli".
Poi passa agli obiettivi personali: "Portare la squadra alla salvezza e arrivare in doppia cifra, ancora".
Sul prossimo match con l’Inter: "Il derby è con la Fiorentina, anche se al Milan sono rimasto molto legato. Con i nerazzurri sarà durissima. Inter da scudetto? Me la immagino protagonista di un braccio di ferro con il Napoli, senza trascurare la Juve. L’Inter ha più individualità, forza e ricambi; il Napoli più gioco e organizzazione però la panchina è corta…".
Differenza tra Giampaolo e Sarri: "Sarri era un vero e proprio martello, Giampaolo ti lascia più libero, anche se è stato molto intelligente a sfruttare tutto quello che di buono aveva creato Sarri e a non buttarlo via".
Il centravanti migliore: "Higuain, senza dubbio: è bravo di testa, protegge bene il pallone, fa salire la squadra e soprattutto segna. Poi Kalinic e mi domando perché sia esploso solo ora. Il terzo è Dybala: diventerà un fenomeno".