Aria di derby in quel di Genova. Il 2016 della città della lanterna comincia, calcisticamente parlando, con un attesissimo derby. Sia il Genoa che la Sampdoria non vivono esattamente momenti d'oro, e cercano nella stracittadina una vittoria che potrebbe regalare punti pesanti e nuova linfa. In conferenza stampa il tecnico rossoblù Giampiero Gasperini ha presentato la sfida, sottolineandone l'importanza, con qualche rimpianto verso i punti persi: "Esula dalla classifica, richiama aspetti particolari, vive del clima intorno alle squadre. Non credo che si possa parlare di svolta, il campionato ne offre a ogni turno. È una gara che rientra tra gli obiettivi stagionali, la classifica risente delle due gare che abbiamo compromesso. Con quei punti avrebbe assunto una connotazione differente e in linea con i nostri propositi".

In casa giocherà il Genoa, che avrà dunque Marassi a proprio favore, almeno sulla carta: "Può essere un fattore importante avere più tifosi dalla nostra. Il derby di Genova resta un avvenimento di interesse nazionale".

Non può mancare ovviamente una dichiarazione sugli avversari, una squadra molto rinnovata rispetto allo scorso anno, anche se sono rimasti alcuni punti fermi, così come nel Genoa: "L’organico della Sampdoria è abbastanza simile a quello dello scorso anno, forse a livello di squadra è più abituata e consolidata a questo tipo di partite. Non so se però se sia sempre un vantaggio. L’entusiasmo e la freschezza di chi non ha giocato il derby in precedenza possono portare aspetti positivi. Penso che sia il Genoa che la Sampdoria siano due buone squadre, immagino una partita sulla falsariga di altre in campionato, con le stesse difficoltà che si trovano ogni volta. Diversi sono il contorno e la rivalità".
 
E a proposito di rinnovamenti, i due nuovi arrivati potrebbero già giocare. La certezza è però rappresentata da Leonardo Pavoletti, al rientro: "In prospettiva la squadra verrà puntellata. Non credo che il Genoa sarà tra i candidati a lottare per la salvezza, sono convinto che abbiamo i mezzi per riprendere slancio e dimostrarci all’altezza delle aspettative. Rigoni e Suso sono disponibili anche se non giocano i 90’ da tempo. Il recupero di Pavoletti, a fronte delle assenze di Costa e Perotti, ha un peso notevole. Siamo riusciti a mascherare a lungo la sua assenza prima di pagarla, in fondo ha giocato solo sei gare su diciassette".

Suso e Rigoni non saranno però gli unici innesti che la dirigenza genoana dovrebbe regalare al tecnico: "Presto dovrebbe essere tesserato Bruno Gomes, ma non parliamone come del fenomeno che risolverà i nostri problemi: ha solo diciannove anni. Sento spesso il presidente, qui a Pegli ci sono Fabrizio Preziosi e Sean Sogliano: questa squadra ha mostrato cose buone sin qui, dobbiamo migliorarla".

Spazio anche per un bilancio generale sul passato più recente e sull'immediato presente: "Facendo una valutazione complessiva, non sarebbe male ripetere il 2015, ci metterei la firma, poi è normale che nell’arco di dodici mesi si alternino fasi positive e altre meno".