Il sesto posto, la mancata licenza, la perdita del diritto a giocarsi i preliminari di Europa League. L'inizio della fine del Genoa, che nel 2015 non si è più ripreso. I rossoblu navigano in cattive acque da inizio stagione, non riescono a cambiare marcia e spesso vengono etichettati come la peggior squadra del campionato insieme al Verona. Una serie infinita di cartellini rossi, tantissimi problemi causati da questioni più psicologiche che tattiche, anche la mancanza di cinicità sotto porta. Elementi che bloccano il Genoa a soli 16 punti in 17 partite.
Il cambiamento è necessario e arriva in dirigenza: Sean Sogliano assume il ruolo di direttore sportivo e arrivano i primi due botti di mercato, Luca Rigoni e Suso. Non saranno gli unici, non saranno i primi e nemmeno gli ultimi, anche perchè quello che doveva essere il leader e simbolo della squadra, Diego Perotti, sembra vicinissimo all'addio, destinazione Roma, dove raggiungerà l'amico ed ex compagno Iago Falqué. Probabilmente il "rimpiazzo" sarà un grande nome, due sono quelli che stanno girando con più insistenza, ovvero El Shaarawy e Rossi.
Nel caso di arrivo del primo, non dovremmo assistere a particolari stravolgimenti, visto che l'ala sinistra in un attacco a tre è il ruolo migliore per il Faraone, attualmente in prestito al Monaco, che non ha però intenzione di riscattarlo (e lo terrebbe in panchina fino a fine stagione). Il Milan dunque ha interesse nel provare a chiudere un'operazione con il Genoa, e sembra tutto realizzabile, anche se non in breve.
Diverso invece il caso di Giuseppe Rossi, per il quale Preziosi vorrebbe tentare il prestito. Senza ombra di dubbio Pepito non si può allargare in fascia, per cui è quasi certo che si alternerà nel ruolo di prima punta insieme a Pavoletti, anche se i due potrebbero anche giocare insieme in una sorta di 3-4-1-2, posta la difesa a tre intoccabile.
L'attacco sembra per ora l'unico reparto che Sogliano e Preziosi vorrebbero puntellare, anche perchè negli altri ruoli la squadra è decisamente coperta, anche in difesa con il rientro a tutti gli effetti di Marchese e l'adattamento di Ansaldi in un ruolo non totalmente suo ma che sta interpretando alla perfezione. Il centrocampo offre tante alternative, aumentate ulteriormente con l'arrivo di Rigoni, mentre anche le fasce sono sufficientemente coperte (Laxalt, Figueiras, Ansaldi stesso, Izzo, Rincon, Cissokho...).
Quello che per ora sembra mancare è la chimica, la determinazione di raggiungere un traguardo da squadra, andando oltre le delusioni dell'inizio di stagione. Certi uomini, arrivati in estate (Pandev e Capel su tutti) hanno avuto impatto nullo, altri stanno deludendo (Tino Costa). Attenzione però, perchè alla ripresa, tra tre giorni, al Ferraris si gioca il derby con la Sampdoria. E si sa, è sempre una partita a parte. Che possa essere l'occasione per rivedere il grifone brillare?