Tra Legia Varsavia e Roma, tra Europa League, che fin qui l'ha visto protagonista, e la Serie A, dove si limita ad osservare un maestro del ruolo come Pepe Reina. Gabriel, ex portiere del Carpi, si è oramai ambientato a Napoli, facendosi cucire addosso l'abito di vice dello spagnolo. Mai una parola fuori posto, mai una virgola lasciata al caso e soprattutto, una pronta risposta quando è stato chiamato in causa, fin qui tre volte (due contro il Legia, andata e ritorno, poi contro il Brugge in Belgio). 

Due i gol al passivo per il brasiliano classe 1992, subiti ieri quando i giochi erano già fatti e la retroguardia azzurra ha calato leggermente l'attenzione. Tuttavia, il giovane verdeoro ci tiene a sottolinare, all'indomani della vittoria che ha permesso al Napoli di chiudere da imbattuto il girone, il pronto riscatto dopo la sconfitta di Bologna: "Era importante vincere. Il mister voleva una risposta dopo la sconfitta con il Bologna. Abbiamo giocato bene e abbiamo dimostrato che al Dall'Ara si è trattata solo di sfortuna".

Europa League che può essere una vetrina per l'ex portiere del Carpi: "Teniamo a tutte le competizioni che affrontiamo. Sarri ci sta insegnando a lottare per la vittoria in tutte le partite. Anche le seconde linee possono fare la differenza quando vengono chiamate in causa". Dall'Europa al campionato, passando dai polacchi alla Roma, anche se Gabriel non crede sia una gara fondamentale: "E' importante come tutte le altre partite. Il campionato è ancora lungo e stiamo lavorando al meglio per ottenere quello che vogliamo. Mi aspetto un San Paolo focoso. L'atmosfera allo stadio è bellissima e i tifosi ci caricano sempre e fanno la differenza facendoci sentire tutto il loro calore e la loro passione".

Dall'aspetto generale a quello maggiormente legato ai singoli. Si passa al rapporto che ha con i compagni di squadra, come Reina o Higuain, a quello con mister Sarri. Si parte dal portiere spagnolo ex Liverpool: "E' un esempio. Avere la possibilità di lavorare al suo fianco è un onore e un piacere. Quando ho saputo dell'interessamento del Napoli ho accettato subito. E' importante fare esperienza in una piazza così importante. Io resto sempre coi piedi per terra, ma sto lavorando tanto per migliorare tanto sia sul profilo tecnico che su quello personale". Dal portiere all'attaccante argentino: "E' un giocatore straordinario, riesce sempre a fare la differenza, e molto spesso risolve le partite da solo. Tutti stiamo dando una mano per costruire un muro importante. Il gruppo è molto compatto, e quando sono arrivato sono stato accolto molto bene sia dai brasiliani che dal resto dei compagni".

Infine, una battuta sull'allenatore toscano: "Mi ha sorpreso tantissimo. E' un allenatore che cura sempre tutti i dettagli. Sa sempre come lavorare con la mentalità di ogni giocatore. Da lui non posso fare altro che imparare tanto".