Il Genoa si presenta a San Siro con alcuni interrogativi a cui trovar risposta. La classifica, al momento, non sorride e la zona calda dista soltanto tre punti. Un K.O a Milano può complicare ulteriormente il percorso di Gasperini, azzoppato dalla debacle interna con il Carpi. 1-2 figlio soprattutto del gesto sconsiderato di Pavoletti - 3 turni di squalifica - ma anche di una squadra che fatica a trovare continuità e compattezza.
Per sostituire Pavoletti, il tecnico - atteso da un confronto da ex - pensa al tridente leggero. Pandev in panchina, Perotti al centro dell'attacco. Il talento sudamericano ha le carte in regola per mettere in difficoltà colossi come Miranda e Murillo. La tecnica dell'ex Siviglia è l'elemento principe per far saltare il banco nerazzurro. Perotti può arretrare favorendo così l'inserimento di due esterni rapidi come Lazovic e Gakpè. Il nativo di Bondy può occupare, indifferentemente, le quattro posizioni del settore d'attacco e consente quindi a Gasperini di mutare rapidamente l'assetto dei suoi, togliendo punti di riferimento alla linea dell'Inter. Per Gakpè, 90 minuti con il Carpi, già tre centri in stagione. L'alternativa è Ntcham, diciannovenne transalpino di recente poco utilizzato.
A centrocampo, Gasp si affida a Rincon e Tino Costa, con Laxalt sul lato sinistro e Figueiras sul fronte opposto. Per Laxalt, una fugace apparizione in nerazzurro, prima della partenza verso altri lidi in cerca di campo e gloria. Parentesi a Empoli e ora occasione a Genoa. Assente Dzemaili. L'unico dubbio concerne la corsia di destra, con Cissokho in lizza per una maglia da titolare.
Per la gara del sabato, out anche Marchese e Munoz, in difesa, quindi, chiavi a Burdisso, con Ansaldi e Izzo a completare il pacchetto a protezione della porta di Perin.