Il Genoa, contro la maggior parte delle previsioni, deve arrendersi al Carpi. Gli emiliani ottengono così la seconda vittoria in campionato nonché il primo successo esterno. Castori, dopo un travagliato ritorno sulla panchina biancorossa, segnato da tre sconfitte consecutive, può finalmente tonare a sorridere. Ora il Frosinone dista solamente 5 punti. D'accordo, nulla di irrimediabile per il Genoa, ma di fatto i rossoblù hanno sprecato un'ottima occasione per staccare la Samp ed avvicinarsi alla zona Europa League.
La gara è già segnata, pur se indirettamente, dopo soli 6 minuti: Pavoletti colpisce Gagliolo con una gomitata sul volto. E' inevitabile il rosso diretto e il "grifone" si trova già in inferiorità numerica. Tuttavia, due minuti dopo questo "fattaccio", i padroni di casa si portano in vantaggio grazie a un'ottima conclusione di Diogo Figueiras. Il Carpi prova a reagire, e al 14' va vicino al pari con Ryder Matos. La partita si fa incandescente col passare dei minuti: tra il 34' e il 39' i rossoblù sfioano il raddoppio con Izzo e Rincon, ma al 40' ci vuole un Perin miracoloso per negare a Martinho la rete dell'1-1. Finisce così il primo tempo. Occasioni da una parte e dall'altra, dunque.
Nella ripresa Castori, convinto di poter acciuffare almeno il pari, inserisce Borriello e Di Gaudio al posto di Matos e Martinho. Mossa che trova i suoi frutti al 58', quando Borriello, con una conclusione rasoterra, pareggia i conti: 1-1. L'attaccante, ricordando il suo passato genoano, non esulta. Il Genoa prova subito a reagire: prima Izzo sbaglia da buona posizione, e poco dopo Gasperini inserisce Pandev per De Maio per dare maggiore vivacità in attacco. Tuttavia, all'80 Zaccardo firma in contropiede la marcatura del 2-1 definitivo. I rossoblù tentano il tuto per tutto, ma nei minuti finali Belec è bravo a die di no a Rincon. Termina 1-2. Per il Carpi è festa grande, il Genoa, invece, è rimandato.