Vola molto in alto, forse come non mai.
Il Napoli vince una partita complicatissima contro un Verona rinunciatario dal punto di vista delle azioni offensive ma alla ricerca febbrile di punti per raggiungere la salvezza. Il goal che apre le porte alla strameritata vittoria azzurra è del suo giocatore più rappresentativo dal punto di vista della fantomatica "mapoletanità", Lorenzo Insigne, che ai microfoni di Sky e Mediaset eplica tutta la sua gioia per i 3 punti ottenuti.
"Si, è stata una grande vittoria contro un avversario non facile. Stiamo dando il massimo per arrivare fino in fondo. Ci stiamo impegnando per dare continuità ai risultati. Anche se tanti giocatori sono stati impegnati con le Nazionali, come Gonzalo, siamo scesi in campo con voglia e convinzione. Il mister ci sta trasmettendo grande voglia di ottenere i tre punti. Puntiamo sempre a vincere, anche se qualche volta non riusciamo a farlo, come a Genova, ma seguiamo tanto le dritte di Sarri. Il mio gol lo dedico alla città che ci teneva tanto, lo meritano i tifosi. L'abbraccio a Sarri? Il mister mi sta dando fiducia, niente di particolare. La sostituzione? L'altra volta ho chiesto scusa a tutta la squadra, l'importante è vincere le partite".
Sorride, anche lui per una volta, Sarri che a Sky si concede una battuta lungi dalla persona che fa vedere e sentire a microfoni e telecamere: "Felice per la fase difensiva, in attacco ringrazio le mamme di Insigne ed Higuain".
Ma anzi tempo corre subito ai ripari sull'ennesima domanda relativa allo scudetto: "Mi sembra inutile parlare di testa della classifica, le altre squadre devono ancora giocare. La verità è che abbiamo raggiunto il terzo posto e per noi è già tanto. Sapevamo sarebbe stato difficile, perché c’era stata la sosta e perché questo orario è complicato. Abbiamo trovato una squadra molto chiusa, ma non abbiamo perso lucidità. Siamo stati bravi, una volta trovato il vantaggio, a chiudere subito la partita. Penso abbiamo fatto una buona partita, concedendo penso niente al Verona".
Sulle statistiche e numeri non si sbilancia: “Questo lo vedremo in futuro. Noi dobbiamo essere concentrati gara dopo gara. A differenza di quello che pensano tutti, siamo molto concentrati sulla sfida in Europa perché ci teniamo tantissimo. Da venerdì inizieremo a pensare alla sfida con l’Inter di lunedì. Inutile, in un campionato così difficile, guardare oltre questo”.
Dopo le reiterate frecciate ricevute dai media riguardanti i suoi presunti screzi con Insigne, oggi un abbraccio sincero e inusuale: “Non me lo aspettavo. Probabilmente quando ha visto El Kaddouri pensava dovesse uscire. Dopo il gol, avrà pensato che il merito fosse mio, in realtà è rimasto in campo proprio perché lui ha questi colpi. E per fortuna è riuscito a tirarlo fuori”.
Non era poi così stanco il Pipita: “Higuain è tornato stanchissimo, venerdì sembrava uno che non avrebbe mai potuto giocare. Ieri un po' meglio ed oggi ha fatto la gara che ha fatto. Sicuramente fare questi tour de force per lui è difficile. Andare in Colombia, fare trenta ore di volo, rigiocare. Così si fa davvero dura. Riposare in Europa? Adesso non abbiamo molte alternative, non è una considerazione di mercato perché abbiamo un ricambio per ogni ruolo. In questo momento abbiamo purtroppo fuori Martens e Gabbadini e siamo rimasti con quattro attaccanti. Qualcuno di quelli che hanno giocato oggi, giocherà anche con il Brugge".
Qual è la cosa che più la soddisfa di questo Napoli? “Nella fase offensiva un allenatore ci può mettere le proprie idee, ma serve sempre la qualità dei giocatori per esprimerle. Nella fase difensiva, invece, credo che ci possa lavorare. Il fatto che la squadra sta diventando solida mi sta dando soddisfazione. Certo, ogni volta che toccano il pallone Insigne ed Higuain anche quella è una soddisfazione".