Morto un Papa, se ne fa un altro. Facile a dirsi, tutt'altro a farsi.

Mentre in Vaticano si attende, spesso dopo lunghissime e trepidanti ore di speranza, la tanto bramata fumata bianca del Conclave, a Bogliasco, qualche chilometro più a nord di Roma, il pubblico e la tifoseria di fede blucerchiata attende, in maniera del tutto simile ed ansiosa, l'annuncio del nuovo allenatore della Sampdoria. L’esonero di Walter Zenga, ufficializzato nella giornata di oggi, ha di fatto lasciato la sede della panchina doriana vacante, con il presidente Ferrero ed il direttore Osti che sono al lavoro per proclamare, il prima possibile, il nome del nuovo allenatore, che nelle intenzioni della dirigenza dovrebbe essere quello di Vincenzo Montella.

Dopo Mihajlovic e Zenga, la Sampdoria ai sampdoriani, dunque.  

Tuttavia, come detto, non è affatto così facile arrivare all'ex allenatore della Fiorentina. Nonostante un accordo già trovato tra la società e l'entourage dell'aeroplanino, il burrascoso addio avuto in estate con la dirigenza gigliata non addolcisce la posizione di quest'ultima, che si è di fatto impuntata sulla richiesta del pagamento della clausola rescissoria che vige sul contratto del mister napoletano al contratto con i viola. 5 milioni di motivi che, da una parte Ferrero non ha intenzione di pagare, e che dall'altra i fratelli Della Valle non sembrano intenzionati a passarci sopra. Chi vuole il tecnico ex Roma e Catania deve necessariamente versare nelle casse della società la suddetta cifra di denaro.

"Per quanto riguarda Montella c'è una clausola e va rispettata. I miei dirigenti incontreranno il suo agente, che è molto bravo, e tutti noi useremo buonsenso".

Dietro il continuo rifiuto a concedere lo sconto tanto caro al numero uno doriano, sono ancora roventi e scottanti le ceneri della diatriba Montella-Della Valle, con i massimi dirigenti gigliati che non hanno affatto gradito le esternazioni dell'allenatore partenopeo di pretendere una squadra più competitiva rinforzata da investimenti. Posizione attualmente di forza in quanto ad oggi, senza i suddetti rinforzi, la Fiorentina si trova prima in classifica grazie ad uno dei pochi innesti estivi: Paulo Sousa. Inoltre, aspetto non di minore importanza, quello che vede i proprietari viola legati ad una questione di principio, avendo altresì pagato già i primi cinque stipendi  che riguardano la nuova stagione calcistica al loro ex allenatore.

Nel frattempo, mentre la squadra è tornata al lavoro agli ordini di Pedone priva dei nove nazionali, da Dubai, Walter Zenga ha commentato all'Ansa quanto accaduto: "Lascio una squadra in decima posizione in classifica con due punti in meno della Juventus. In ogni caso ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini e il presidente per l'opportunità che mi ha concesso. Non mi sento tradito. Sono felice di aver avuto l'occasione di allenare una squadra alla quale sono stato legato anche da calciatore. Il ruolo del tecnico prevede di essere messi in discussione continuamente. Fa parte del gioco".

Il destino di Montella, e di conseguenza della panchina della Sampdoria, è dunque legata in maniera indissolubile alle decisioni del patron Della Valle. Proprio per questo, qualora nelle prossime ore non dovessero esserci aggiornamenti e sviluppi della situazione, la dirigenza doriana si ritufferebbe sulle candidature che portano a Luigi Delneri, Eugenio Corini e Francesco Guidolin.