Il Genoa conferma i progressi visti nelle ultime partite prima della sosta per le nazionali, in particolare la vittoria di misura nel precedente match casalingo contro il Milan e il buon pareggio in quel di Udine la settimana successiva. Nella sfida contro il Chievo, sconfitto fino ad oggi in campionato solo dall'Inter alla quarta giornata, la squadra del grifone ha dimostrato, oltre al proprio gioco, di possedere anche grinta, compattezza e cuore, riuscendo ad avere ragione dei veronesi addirittura in inferiorità numerica.
Le due compagini si presentano sul campo del Luigi Ferraris di Genova alle 15.00 di domenica 18 ottobre; la gara è valevole per l'ottava giornata di Serie A; i padroni di casa in classica divisa rossoblù, gli ospiti con la regolare tenuta gialloblù. Il Chievo, con 12 punti, insegue le zone alte della classifica e una vittoria lo proietterebbe al quarto posto; il Genoa, fermo a 7 punti, è deciso ad allontanarsi definitivamente dalla zona retrocessione e porsi in una situazione più rassicurante a metà classifica.
Gasperini schiera la sua classica difesa a 3, in cui Izzo, Burdisso e De Maio partono titolari davanti a Perin, che rientra dopo un lungo stop per infortunio; in mezzo al campo è presente un altro ritorno importante per gli schemi della squadra, cioè Tino Costa, che insieme a Rincon, Dzemaili e Laxalt, completa il centrocampo; tridente con Gakpe, Perotti e Pavoletti. Maran presenta invece la propria formazione con un 4-3-1-2; davanti a Bizzarri la difesa è composta a Frey, Gamberini, Cesar e Gobbi; a centrocampo Castro, Rigoni e Hetemaj; Birsa posto poco dietro alle due punte inammovibili Meggiorini e Paloschi.
Dopo soli 50 secondi dal fischio iniziale dell'arbitro Mazzoleni, il Chievo è gia in vantaggio: cross rasoterra dal vertice dell'area sinistra di Meggiorini e gol di rapina sul primo palo di Paloschi. Per l'attacante è l'ottavo gol nelle nove partite giocate nella sua carriera contro il Genoa, sua ex squadra ma anche vittima preferita. I padroni di casa però si scuotono praticamente subito e al 13' Perotti sfonda sulla sinistra e il suo tiro, deviato da Bizzarri, viene ribadito immediatamente in rete da Pavoletti. I gialloblù non reagiscono e allora il Genoa ne approfitta per mettere a segno la seconda marcatura al 17', grazie a un tiro dal limite del'area di Gakpe sporcato dalla deviazione di Mattiello. Il Chievo, pur tentando diverse offensive, non sembra essere in palla come nelle prime partite e fatica per tutta la prima frazione a creare delle vere e proprie occasioni. I rossoblù contrariamente, grazie ad un Perotti scatenato sulla fascia e a un Pavoletti ispirato continuano a creare pericoli nell'area veronese, come quando al 36' solo un miracolo di Bizzarri sull'incornata della punta ex Sassuolo evita il terzo gol genovese. Il primo tempo si chiude perciò sul vantaggio meritato del Genoa per 2-1.
A smuovere gli equilibri dopo dieci minuti dall'inizio del secondo tempo è l'espulsione di Dzemaili in seguito ad una doppia ammonizione; il Chievo si affaccia nei minuti seguenti sempre più spesso dalle parti di Perin, senza però mai mettere davvero in difficoltà la formazione di Gasperini, che nel frattempo decide saggiamente di coprirsi a 4 in difesa, richiamando in panchina Gakpe e inserendo Cissokho. Le sempre più presenti offensive dei veronesi al 77' vengono premiate dal veterano Pellissier, subentrato una manciata di minuti prima a Paloschi, che sfrutta un cross a mezza altezza di Mattiello per colpire al volo sul primo palo e insaccare in rete. All'88' uno sfinito Perotti lascia il posto a Tachtsidis e proprio questo cambio si rivelerà decisivo. Nei minuti finali durante il recupero il Genoa tenta l'impresa e proprio quando il pareggio sembra essere gia scritto al 93' un contropiede viene trasformata in gol proprio da Tachtsidis con un tiro piazzato all'angolino basso, che fa esplodere il Ferraris di gioia. Il Genoa ha sofferto per una parte del secondo tempo, ma non si è mai scoraggiato ed è stato in grado di sopperire all'inferiorità numerica portando a casa l'intero bottino, grazie anche ad un Chievo troppo distratto e impreciso.
I ragazzi di Gasperini si portano a 10 punti, raggiungendo il Milan e superando temporaneamente la Juventus; il Chievo perde il treno delle big e rimane al di sotto della zona Europa fermo a 12 punti in classifica.