La corda, adesso, rischia davvero di spezzarsi definitivamente.
Dopo aver sperato che il Consiglio Comunale accettasse e convalidasse il progetto per la concessione al Calcio Napoli dello Stadio San Paolo, la mancata approvazione avvenuta nella giornata di ieri rimette, per l'ennesima volta, in discussione un accordo tra le parti che sembrava oramai sancito. Per mancanza del numero legale apposito, il Consiglio per la convenzione-ponte è caduto nuovamente, lasciando la situazione ancora inalterata. De Laurentiis, dunque, sarà costretto a prendere in affitto nuovamente l'impianto di Fuorigrotta per il match con la Fiorentina (e non è proprio il ritratto della felicità nel doverlo fare).
Molto adirato per il mancato voto il Primo Cittadino della città partenopea. Ai microfoni della Web Tv del Comune, Luigi De Magistris è tornato oggi a parlare della situazione e di quello che è successo ieri: "Il San Paolo a Napoli è un tema come la riforma della costituzione. E' molto sentito, ieri ci sono stati 92 emendamenti, una discussione lunga di 10 ore, ma non banalizzo perchè c'erano anche emendamenti sul sociale e la beneficenza. C'è stato però anche un pò di squallore politico, qualcuno non fa onore a chi l'ha proposto e hanno provato a farci perdere tempo. Il tema stadio non è di una parte politica, in qualche punto s'è lavorato per migliorare la delibera, in altri invece per farla saltare non facendo gli interessi dei tifosi. Ci siamo fissati come data fine ottobre, non giochiamo a perdere tempo. Qui si tratta della convenzione ponte, poi la vera partita è dopo per la ristrutturazione e ci siamo impegnati per chiuderla. Maggioranza? Da tempo è ristretta, io la maggioranza la costruisco in città con i napoletani. Ieri non nego c'è stato qualcosa di triste, qualche personaggetto della politica s'è fatto avanti".
Ciro Borriello, assessore dello Sport del Comune di Napoli, dopo aver rassicurato l'ambiente nella giornata di ieri, ha dovuto provvedere a fare retromarcia ai microfoni di Tuttonapoli.net: "Quello che è successo è incredibile e sono molto dispiaciuto. Devo dire che c'è stato un enorme ostruzionismo da parte di alcuni consiglieri per bloccare tutto e lo dimostra il numero di oltre 90 emendamenti, alcuni di questi veramenti assurdi, inutili o pretestuosi. Alcuni Consiglieri hanno avuto un comportamento irresponsabile".
Giochi di potere, alquanto difficili da sistemare e da mettere ai rispettivi posti per garantire la conclusione positiva dell'affare. A Napoli, nel frattempo, si resta alle prese con una struttura fatiscente (per non dirla alla maniera del presidente De Laurentiis). Anche se le parti in causa sono ancora fiduciose, il continuo slittamento della convenzione potrebbe far cedere la già pochissima pazienza del presidente del Napoli.