Tre gol in tre partite, un inizio di campionato di livello assoluto che ricalca, per sommi capi, il finire della scorsa stagione, quando Riccardo Saponara era il nome sulla bocca di tutti e sembrava in procinto di lasciare la toscana per lidi ben più importanti. Tuttavia, l'esperienza cocente in quel di Milano, sponda rossonera, lo ha fatto riflettere, maturando assieme alla società la decisione di restare ancora per un altro anno laddove si è saputo esprimere al meglio. I fatti gli danno ragione, ancora una volta: oltre ai tre gol Saponara è una minaccia costante e sabato, ad Udine, anche se non è andato a segno c'ha messo lo zampino sul gol della vittoria degli azzurri al Friuli. 

Dietro il Saponara calciatore, però, c'è un ragazzo che studia il calcio, cerca di comprenderne tutti gli aspetti e di non farsi mai trovare impreparato a ciò che lo aspetta. Come raccontato alla Gazzetta dello Sport, il talento dell'Empoli ha parlato così del suo modo di prepararsi alle gare: "Sono un ragazzo che ha una passione e la coltiva. Resto al campo dalle 9.30 alle 12, poi dall’una e mezza alle cinque, anche se non c’è allenamento: lavoro in palestra e sul campo. Non merito l’immagine classica del calciatore superficiale, sono maniacale. La sera lavoro mentalmente: guardo video e faccio visualizzazione. Cerco di farmi trasportare mentalmente verso i miei obiettivi, visualizzo gli avversari e quello che vorrei fare in campo".

L'obiettivo di Saponara è uno ed uno soltanto: "Io so che raggiungere i miei obiettivi mi realizzerà. Voglio talmente tanto il successo da essere disposto a fare molti più sacrifici del normale. Se avessi un’altra vita, la vorrei ancora così". Dagli obiettivi presenti e futuri ad uno sguardo al passato, con l'esperienza al Milan che non è andata come tutti si aspettavano: "Aumenta il mio rammarico. Da tifoso e sognatore milanista volevo fare bene, ma ero come impotente. Mi aveva voluto Allegri, senza di lui è stato più complicato".

Dal Milan al Napoli, che in estate, su suggerimento di Maurizio Sarri, era stata ad un passo dall'acquisto del trequartista: "Napoli è stata l’unica possibile operazione della mia estate. L’Empoli ha rifiutato e io non ho dovuto decidere. Sarebbe stato difficile rifiutare. A Empoli sto benissimo ma Napoli è una piazza grandiosa. Il campionato di Napoli ed Empoli? Il Napoli finirà fra le prime tre, per l’Empoli direi 70% (riguardo la salvezza ndr). La squadra è migliore di un anno fa, abbiamo margini. Io voglio superare i 10 gol ma a dire la verità punto a 15, anche per ringraziare l’Empoli. Mi hanno dato fiducia quando giocavo male, malissimo. Ora vado meglio…". 

Infine, Saponara chiude con i propositi per il futuro. Queste le sue idee su dove gli piacerebbe giocare e se un giorno si vede con la maglia della Nazionale: "Italia o estero, conta il progetto migliore. Mi piacerebbe solo terminare la stagione qui. Sì, mi sento cresciuto. Penso di essere pronto e non nego di sperare in una chiamata, questa volta o la prossima".