Soddisfatto, sorridente e come al solito molto chiaro nelle sue idee, Maurizio Sarri ha parlato oggi in una conferenza stampa fiume durata quasi un'ora. Gli argomenti trattati sono stato tanti: Higuaín, Callejón, il mercato, e anche un paragone con la Juve. Per il nuovo Mister degli azzurri, questo Napoli deve crescere molto ancora, sia a livello tattico, ma soprattutto a livello di mentalità. Ecco le parole di Sarri:
"Il ritiro sta andando bene, sono molto soddisfatto del nostro lavoro, mi è piaciuto l'approccio della squadra con lo staff. Negli ultimi 2-3 giorni c'è stata molta stanchezza, ma è normale in questo momento. I ragazzi hanno avuto il giusto impatto con il mio lavoro, pensavo fosse meno umile ed invece il gruppo s'è messo a disposizione. La squadra è stanchìssima, sta accusando tutti ora i carichi di lavoro, quindi non penso ad una buona prestazione stasera".
Poi tante le domande sui giocatori, la prima - quasi naturalmente, se possiamo dirlo - su Higuaín, da pochi giorni arrivato a Dimaro per raggiungere i suoi compagni: "Higuaín è un ragazzo profondo ed umile, un vero fuoriclasse. Può crescere ancora molto e farci vincere partite d'alto livello. Da qualsiasi lato guardo questo giocatore vedo solo una risorsa per noi. Credo che possa definitivamente esplodere". Poi su Callejón, uno degli argomenti che ha portato anche qualche risata nella sala stampa: "In questi giorni sta lavorando benìssimo. Si è innamorato di questo nuovo ruolo ed è un giocatore fondamentale per noi. Sono contentìssimo di lui, e l'ho visto anche sorridere. Vorrei rimanesse e lui mi sembra voler rimanere, a queste condizioni è un giocatore importantissimo". Sempre sui giocatori, l'argomento gira verso Hamsik. Il Capitano azzurro in questi giorni non è al top dalla sua condizione fìsica, ma l'allenatore ha tranquilizzato tutti, dicendo che il suo non è un infortunio grave: "Ha fatto 25 minuti alla grande contro il FeralpiSalò, dove ha giocato bene e dimostrato belle cose, poi è calato un pò. Dispiace per questi piccoli problemi, ma non sono gravi anche se gli hanno impedito di presentarsi a qualche sessione di allenamento". E Ghoulam? Resta o parte? :"In quel ruolo c'è solo lui, Strinic è fuori ed ho chiesto un minutaggio maggiore a lui. È ancora giovane, ha qualità e margini di crescita enormi in fase difensiva. Se parte mi dispiace, si può fare affidamento su di lui e credo che possa diventare un giocatore d'alto livello".
Poi, sui rinforzi: "Allan? Si tratta di un giocatore dinamico che unisce qualità e tecnica e garantisce equilìbrio". E il nuovìssimo arrivato in casa Napoli, Vlad Chiriches: "Lo conosco pochìssimo, lo vidi giocare mezza volta e mi sembrò di discrete qualità fisiche, ma non ho una impressione chiara." Dichiarazioni dove si capisce bene che non è stato l'allenatore azzurro a fare il nome del difensore rumeno, ma come ha detto lo stesso Sarri: "Io non ho fatto i nomi ma ho indicato solo caratteristiche".
E come sarà questo Napoli? Cosa vuole Sarri dai suoi giocatori? L'allenatore ricorda il suo ultimo anno ad Empoli, e fa anche un paragone con la Juventus su che cosa vuole che il Napoli diventi: "La squadra deve crescere in personalità e mentalità, l'ho detto anche a loro. Venendo da una provinciale ho visto molte squadre entrare in campo presuntuose contro l'Empoli. Solo una è entrata con uno sguardo diverso, la Juventus. Non è quindi un discorso solo tecnico e tattico, ma di testa. Su questo dobbiamo lavorare tantìssimo. Prima di entrare in campo, i giocatori bianconeri urlavano sotto il tunnel per caricarsi, queste cose fanno la differenza. In Europa vogliamo imporre il nostro gioco e la nostra idea di calcio, dobbiamo avere un'identità".
Il Napoli giocherà ancora una volta a ogni 3 giorni, avendo Serie A, Coppa Italia e anche l'Europa League da disputare. Cambierà viso tra competizioni? Il Mister è chiaro: No. "Giocare diversamente tra campionato e in Europa mi sembra una bella idiozia (anche se il mister aveva usato un termine più colorito, ndr), sinceramente. La mia squadra deve avere un'anima e identità e faccio fatica a pensare di cambiarla ogni tre giorni, chiaro che poi le scelte di formazione cambieranno, ma la nostra filosofia dovrà essere sempre la stessa".
Alla fine, qualche parola riguardo il suo contratto e quei giorni di attesa, ma anche sull'impatto con Napoli e con i tifosi azzurri: "I problemi non erano relativi alla persona, piuttosto discutevamo dello staff. La situazione era diventata molto difficile ad un certo punto, e si è perso un pò di tempo per questo. De Laurentiis è una persona di grande personalità e intelligente, ci saranno litigate tra me e lui ma si può andare avanti bene. Farà parte del rapporto sicuramente, ma se alla base c'è intelligenza andrà sempre tutto bene". E la tifoseria? Cosa ne pensa l'allenatore?: "L'impatto con i napoletani è stato eccezionale, questa città vive per il calcio, e il Napoli avrà probabilmente il tifo più caldo d'Europa. Vedere tifosi che fanno più di 1000km per venire a Dimaro a raggiungerci è una cosa meravigliosa e incredibile. Ad oggi mi sento molto vicino ai napoletani, ma poi ovviamente dipende tutto dai risultati".